Il Consiglio regionale riconosce il catalano allo stesso livello del sardo, anche grazie alla petizione de La Plataforma per la llengua. Gli emendamenti presentati dall´Ong del catalano introducono a pieno diritto l´opzione dell´insegnamento dell´algherese nelle scuole
ALGHERO - La nuova legge di politica linguistica approvata dal Consiglio regionale il 27 giugno equipara i diritti linguistici dei catalanoparlanti di Alghero con i parlanti in lingua sarda. La proposta della legge che è arrivata in Consiglio non includeva il riconoscimento esplicito per il catalano come una lingua allo stesso livello di tutela e protezione del sardo. Gli emendamenti presentati dal deputato algherese Raimondo Cacciotto, recependo tra gli altri i suggerimenti della Plataforma per la Llengua, ed in lavoro sinergico con l’altro deputato algherese Marco Tedde, hanno soddisfatto l’obiettivo, arrivando a diversi risultati importanti.
Durante il suo intervento in aula, Cacciotto ha spiegato le ragioni e l’importanza della tutela del catalano: una lingua che unisce Alghero e la Sardegna ad una comunità di oltre 10milioni di parlanti divisi in quattro Stati europei. Ha parlato anche delle azioni che hanno promosso questo legame e rafforzato l’uso della lingua, citanto “Mans Manetes”, il progetto dell’associazione che ha prodotto il libro-disco con canzoni algheresi e catalane. Tra i risultati ottenuti, si evidenziano quelli nell’ambito della scuola. Le famiglie algheresi che lo vorranno, potranno scolarizzare i propri figli in catalano, richiedendolo espressamente al momento dell’iscrizione. Così è stato approvato dal Consiglio regionale, ma adesso si spera in un’efficiente applicazione della legge, assicurando così l’apprendimento della lingua propria di Alghero. Questa legge permetterà anche la possibilità dei catalanoparlanti sardi di indirizzarsi nella propria lingua all’Amministrazione regionale.
Si creerà una struttura di uffici linguistici che vigileranno affinché l’Amministrazione utilizzi le lingue dell’Isola con normalità. Nel caso di Alghero, l'ufficio incorporerà lavoratori che dovranno avere il certificato C1 di catalano. Come nel resto della legge, la proposta originale proteggeva solamente il sardo alla radio ed alla televisione, ma gli emendamenti presentati dai deputati algheresi hanno fatto approvare anche per quest’ambito, la protezione del catalano di Alghero, come “lingua di una minoranza storica”. Anche questo punto è stato oggetto di confronto tra Plataforma per la Llengua con Raimondo Cacciotto. Il catalano, dunque, è una lingua da promuovere ed incentivare nelle produzioni audiovisive, e dovrà essere presente (insieme al sardo ed alle altre lingue dell’Isola) in un terzo della programmazione che nascerà dall’accordo tra l’Amministrazione sarda ed il servizio pubblico di radiotelevisione.