A.S.
11 giugno 2018
Aquarius: Cagliari contro Salvini
Dall´università di Cagliari un coro unanime contro il neo Ministro Salvini: È l´Italia che tutti e tutte ci auguravamo di non vedere mai, un´Italia che lascia presagire una politica razzista, omofoba, arretrata, xenofoba attraverso la promessa di far tornare il Paese nelle mani degli italiani
CAGLIARI - Calano drasticamente i flussi di migranti in Italia. Nessuna emergenza. Lo slogan però prevale sulla realtà e ad avere la peggio sono i 600 disperati imbarcati sull'Aquarius (compresi bambini e donne incinta). Capita così che la propaganda prenda il posto della legittima responsabilità.
Il grido di Cagliari arriva proprio a pochi metri dal mare: "Aprite i porti". In piazza Deffenu, per un sit-in organizzato dopo la decisione del ministro Salvini di non accettare l'approdo in Italia della Aquarius, che sarà invece (probabilmente) accolta in Spagna, stasera stanno manifestando studenti, associazioni, esponenti del mondo della politica e della cultura.
Tante bandiere, colori e slogan per dire ai migranti: potete venire da noi. Anche Cagliari aveva dato, attraverso le parole del sindaco Massimo Zedda, la sua disponibilità, così come è successo tante volte nel corso degli ultimi anni. In molti hanno apprezzato il gesto. Sulla linea del sindaco metropolitano, il governatore Francesco Pigliaru, pronto, se chiamato, a fare la sua parte.
Per gli studenti di Unica 2.0 il primo no del Paese alla nave con i migranti è un segnale molto chiaro. Una protesta che si allarga, come racconta l'Ansa. «Le decisioni di questo governo - attacca Arci Sardegna - schiacciato sulle posizioni di un ministro dell'Interno come Salvini, non hanno precedenti e segnano una ferita profonda nella storia del nostro Paese, che si è sempre contraddistinto per la solidarietà e ha sempre garantito il soccorso in mare».
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