M.P.
29 maggio 2018
Porto Torres: Alti fondali, la banchina è operativa
L’opera, già pronta per l’ormeggio delle navi, sarà a breve interessata dall’escavo dei fondali. Si chiude, quindi, l’iter di riqualificazione, avviato a fine 2016 che ha prodotto il consolidamento del banchinamento e la sostituzione delle bitte esistenti
PORTO TORRES - La banchina degli Alti Fondali è finalmente operativa.
Con il collaudo tecnico e amministrativo, effettuato nei giorni scorsi, il più grande molo dello scalo civico di Porto Torres potrà riprendere ad ospitare le navi in totale sicurezza. Si chiude, quindi, l’iter di riqualificazione, avviato a fine 2016, che ha prodotto il consolidamento del banchinamento e la sostituzione delle bitte esistenti con altre di tiraggio di 100 tonnellate. Intervento concluso nell’estate 2017 con il taglio del nastro da parte del Ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
Tre milioni di euro, il costo complessivo dei lavori, finanziati con fondi dell’ex Autorità Portuale del Nord Sardegna. Circa 445 i metri di lunghezza riconsegnati al sistema portuale, 70 metri dei quali verranno resecati, già a partire dall’autunno prossimo, per far spazio ad un’altra opera strategica per la portualità, l’antemurale. Resecazione che sarà accompagnata dai dragaggi dell’intero bacino del porto civico e della parte antistante agli Alti Fondali, per i quali sono stati già stanziati 7 milioni di euro in bilancio, che conferiranno al porto maggiore operatività nell’accoglienza di traghetti e navi da crociera di grandi dimensioni.
«Siamo giunti ad una fase cruciale nel rilancio dello scalo di Porto Torres – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Restituiamo alla portualità una banchina che avrà un ruolo strategico nel potenziamento dell’offerta infrastrutturale del porto e dell’intero sistema portuale sardo. Contestualmente abbiamo già predisposto e pubblicato una manifestazione di interesse per l’individuazione dell’operatore economico che effettuerà la caratterizzazione dei sedimenti marini propedeutica ai dragaggi, il cui materiale di escavo verrà utilizzato in buona parte per il riempimento dei cassoni dell’Antemurale. Opera, questa, che completerà la radicale riqualificazione dello scalo del nord ovest e sarà trainante per altri importanti interventi che andremo ad attuare nei porti del sistema sardo».
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