ALGHERO - Per chi si muove su una carrozzina, strumento prezioso per uscire, vivere e relazionarsi col mondo, accedere all'arte è spesso assai difficile, non basta la passione, l'interesse per superare gli ostacoli che l'uomo ha costruito. Neanche se l’artista si chiama Antonio Marras. «Speranzosa almeno quest’anno di poter visitare la tua mostra –scrive Francesca in una
lettera inviata allo stilista algherese e agli organi di stampa- mi sono recata al Liceo Manno col mio fidanzato ed insieme abbiamo rischiato di cadere dalla rampa ripida oltre ogni immaginazione, senza protezione laterale né sistemi anti scivolo posta all’ingresso, per poi scoprire, come ogni anno, che la mancanza di un ascensore mi avrebbe consentito solo una misera visita al piano terra, due stanze in tutto di allestimento». Un problema serio quello sollevato da Francesca, non tanto imputabile alla mancanza di sensibilità dello stilista, quanto allo stato di accessibilità degli edifici pubblici cittadini, che, nella maggior parte dei casi, sono ancora pervasi da svariate barriere architettoniche.