M.P.
19 maggio 2018
Porto Torres: nasce il Centro diurno psico-pedagogico
Inaugurato il centro diurno psico-pedagogico “Io al Centro” inaugurato questa mattina in via Ettore Sacchi a Porto Torres, realizzato e attivato dall’Airone cooperativa sociale di assistenza onlus
PORTO TORRES - Offrire ai minori, agli anziani, alle persone con disabilità e alle loro famiglie uno spazio protetto e gestito da persone qualificate per garantire la prevenzione, la promozione della vita di relazione come contenitori di cura e protezione, sviluppo di competenze personali e sociali attraverso un programma di servizi socio-educativi ma anche culturali e ricreativi. E’ questo l’obiettivo del centro diurno psico-pedagogico “Io al Centro” inaugurato questa mattina in via Ettore Sacchi a Porto Torres, realizzato e attivato dall’Airone cooperativa sociale di assistenza onlus.
Una struttura priva di ogni barriera architettonica, dotata di diversi locali compreso uno spazio esterno all'aria aperta ed una sala multifunzione destinata alle attività di formazione, laboratoriali e di psicomotricità, dove opereranno varie figure professionali: 3 psicologi, 1 logopedista, 5 pedagogisti clinici specializzati in diverse tematiche, 1 psicomotricista, 1 pedagogista e 2 amministrative. Una vera e propria squadra di professionisti al servizio dei bambini con un doposcuola specialistico per Bisogni educativi speciali (Bes), dei genitori per le problematiche di coppia con gruppi di Parent Training e e coloro che hanno bisogno di uno sportello di ascolto e orientamento.
«Tutto il personale impiegato è rappresentato da figure professionali locali – ci tiene a precisare Antonello Sanna, presidente dell’Airone – si tratta di persone preparate capaci di mettere al centro le persone così come è rappresentato dal simbolo di questo centro, uno strumento nuovo, una prima risposta concreta ad un problema che c'è e che purtroppo ci sarà sempre più». La struttura privata, la prima nata a Porto Torres, e dedicata a Giannapaola Mura ragazza scomparsa qualche tempo fa,intende convenzionarsi con la Asl per garantire i servizi a chi ancora oggi è costretto a rivolgersi alle strutture sanitarie di Sassari, sopportando maggiori spese e disagi.
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