M.P.
25 aprile 2018
Liberazione: il ricordo dell´aviere Giuseppe Migheli
Alla presenza delle autorità civili e militari, l'associazione Amni di Porto Torres e l'associazione Reduci e familiari caduti Corazzata Roma, navi Da Noli e Vivaldi , il sindaco Sean Wheeler ha dato inizio alla cerimonia commemorativa del 73° anniversario della Festa della Liberazione
PORTO TORRES - Il 25 aprile si è aperto a Porto Torres come di consueto davanti al monumento dedicato ai caduti della Corazzata Roma. Alla presenza delle autorità civili e militari, l'associazione Amni di Porto Torres e l'associazione Reduci e familiari caduti Corazzata Roma, navi Da Noli e Vivaldi , il sindaco Sean Wheeler ha dato inizio alla cerimonia commemorativa del 73° anniversario della Festa della Liberazione.
«Il nostro 25 aprile si tiene davanti al monumento alla Corazzata Roma, emblematico e altamente rappresentativo per la nostra città e per la grande storia, posto qui davanti al mare dove riposano i nostri caduti – ha detto il sindaco nel suo discorso - il 25 aprile è una data che stabilisce la linea di confine tra la libertà perduta e la libertà ritrovata. Una data che serve a tutti noi per non dimenticare e ricordare cosa è stata la guerra, cosa è stata la dominazione e la dittatura, e per difendere i valori della democrazia. Valori che oggi più che mai sono necessari nelle nostre vite e vanno difesi: democrazia vuol dire infatti anche dialogo, rispetto del prossimo, rispetto e comprensione del diverso». Il primo cittadino accompagnato da due agenti della Polizia municipale ha deposto la corona d’alloro ai piedi del monumento in ricordo di tutti coloro che combatterono per sconfiggere il regime fascista.
«Proprio nelle nostre scuole, devono consolidarsi e sedimentarsi gli insegnamenti fondamentali che si chiamano “rispetto” e “dialogo” – ha proseguito il sindaco - so che è difficile, soprattutto per gli insegnanti, e proprio per questo motivo noi genitori dobbiamo essere sensibili e insegnare ai nostri figli a rispettare il prossimo. Il rispetto per il prossimo lo si deve imparare già a casa, e in questa giornata particolare, in cui si parla di democrazia e libertà, e si ricordano le vittime delle guerre e le dittature che hanno soggiogato i popoli con la forza e la violenza, mi sento di chiedere ai cittadini di essere rispettosi sempre, verso tutti». Il sindaco ha ricordato il partigiano aviere di Porto Torres Giuseppe Migheli, morto nel 1944, portato alla ribalta da Moreno Nocco, scrittore e appassionato di storia che ha ricostruito in uno dei suoi lavori editoriali le storie dei caduti e dispersi di Porto Torres nelle due guerre mondiali.
«Non un eroe – ha detto Moreno Nocco - ma Giuseppe Migheli, è morto a 26 anni a Ranziano il 13 aprile del 1944 per difendere la libertà. Migheli era un aviere della regia aeronautica e dopo l'otto settembre del 1943 si unì alla Brigata 'Garibaldi-Trieste' e ora riposa nel Sacrario militare dei caduti d'oltremare a Bari».
|