Red
24 aprile 2018
Scacchi: è sassarese l´istruttrice più giovane d´Italia
Maria Cuccu, tesserata per la Demifesi Scacchi, è la più giovane istruttrice di scacchi della Sardegna ed una delle sei più giovani d´Italia. Classe 1999, divide questo particolare primato con altri sei istruttori diplomati come lei a marzo e nati 19 anni fa
SASSARI – Scacco matto: la regina è sarda. Anzi, sassarese. Maria Cuccu, tesserata per la Demifesi Scacchi, è la più giovane istruttrice di scacchi della Sardegna ed una delle sei più giovani d'Italia. Classe 1999, divide questo particolare primato con altri sei istruttori diplomati come lei a marzo e nati 19 anni fa. Con lei, l'abruzzese Gabriele Di Marcantonio (Le torri del Vomano), i piemontesi della Società scacchistica torinese Simone Bergero, Pietro Buffa Sabarino e Marco Mina e del Circolo scacchi Leini Emanuele Cerchiè ed il veneto della Scacchi Valpolicella Matteo Volpi. L'istruttrice sassarese è quindi l'istruttrice donna più giovane della nazione e, essendo nata a novembre, dovrebbe esserlo anche in assoluto. Per lei, anche otto titoli provinciali e sette regionali giovanili, oltre alla partecipazione a svariati Campionati Italiani, ai Campionati scolastici a squadre a Caorle nel 2010 e ad un torneo internazionale giovanile a squadre in Corsica nel 2011.
Come ti sei avvicinata agli scacchi e perchè?
«Mi sono avvicinata agli scacchi in terza elementare, quando quello che poi è diventato mio maestro è venuto a scuola a presentare il gioco, affascinandoci con la storia e il movimento dei pezzi».
Ti ricordi la prima partita del primo torneo?
«Sì, era il Campionato provinciale di Sassari Under 16 del 2008 e persi prendendo il matto "del corridoio" (è uno scacco matto provocato da una torre o da una donna sull'ultima traversa, in cui le case di fuga del re che subisce il matto sono bloccate dai propri pezzi)».
E la prima vittoria?
«Non ricordo» (risponde modestamente, ndr.).
E ora, la grande soddisfazione di essere la più giovane istruttrice d'Italia. Se dovessi dire un grazie per questo traguardo, a chi lo diresti?
«Devo sicuramente ringraziare Sebastiano Paulesu, ideatore del metodo ideografico, mio maestro e tutor, e Alba, istruttrice di scacchi».
Quale è la prima cosa che insegni?
«La prima cosa che insegno è il rispetto del turno e il movimento dei pezzi, a partire dalla torre».
Gli scacchi sono più attenzione, concentrazione, esperienza, furbizia, tecnica...?
«Gli scacchi sono sicuramente più concentrazione, conoscenza di elementi strategici e tattici e riconoscimento di schemi».
Gli scacchi sono un gioco o uno sport?
«Gli scacchi sono una disciplina sportiva a tutti gli effetti in quanto attività agonistica riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale».
Perchè un bambino dovrebbe avvicinarsi agli scacchi?
«Un bambino si dovrebbe avvicinare agli scacchi per sviluppare rispetto nei confronti dell'avversario, favorire l'interazione con gli altri, ponendo al soggetto la necessità del confronto e di tenere in considerazione il punto di vista altrui, rispetto delle regole, sviluppo di memoria, concentrazione, attenzione, capacità di previsione e pianificazione degli interventi più efficaci tra quelli possibili, abilità visuo-spaziali capacità logico matematiche, abilità di ragionamento deduttivo, ma anche come strumento di integrazione sociale».
Nella foto: Maria Cuccu
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