Mariangela Pala
21 aprile 2018
Il Parco dell´Asinara a difesa dell´aragosta
Riprende il progetto per la tutela dell’aragosta rossa (Palinurus elephas), nell’area protetta dell’Asinara. Il progetto si basa sul rilevamento di una serie di dati relativi alla pesca e alla biologia delle aragoste: peso, lunghezza totale, lunghezza carapace, sesso, metodologie di pesca
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PORTO TORRES - Riprende il progetto per la tutela dell’aragosta rossa (Palinurus elephas), nell’area protetta dell’Asinara. Il progetto si basa sul rilevamento di una serie di dati relativi alla pesca e alla biologia delle aragoste: peso, lunghezza totale, lunghezza carapace, sesso, metodologie di pesca. Si tratta di un piano di monitoraggio necessario per studiare e tutelare la specie di aragosta rossa nell’Area marina protetta dell’Asinara.
L’Ente Parco nazionale ha coinvolto in questa sperimentazione gli operatori della piccola pesca artigianale dotati di imbarcazioni appartenenti alle marinerie di Porto Torres e Stintino autorizzate alla pesca all’interno dell’Area marina protetta. I pescatori forniscono i dati relativi alla loro attività e consegnano le aragoste non commerciabili perché sotto taglia. Gli operatori del centro Crama (Centro recupero animali marini Asinara) si occupano del rilevamento dei dati biometrici, della marcatura e del rilascio delle aragoste; il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari è impegnata nella supervisione scientifica del progetto e dell’analisi dei dati.
Il progetto si propone di stimare il complesso di elementi che fanno parte della popolazione della specie Palinurus Elephas residente nell’Amp dell’Asinara. Obiettivo raggiungibile attraverso un monitoraggio delle attrezzature da pesca e azioni della marcatura e rilascio degli esemplari giovanili pescati accidentalmente.
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