Red
19 aprile 2018
Ad Alghero, la mostra Arte è antifascismo
Il collettivo Rp arti aderisce alla “Primavera antifascista” promuovendo una mostra collettiva, che verrà inaugurata venerdì sera e che vedrà confrontarsi tredici artisti: Aaron Gonzales, Cladinè Curreli, Dario Toffetti, Davide Casu, Don Pedro, Effe, Enea, Joan Oliva, Max Mazzoli, Pupa Niolu, Ruben Mureddu, Sara Pilloni e Taf
ALGHERO - “Ce n'est qu'un debut, continuons le combat” (“è solo un inizio, continuiamo la lotta”) è uno slogan che ritorna e risuona come un profezia, la predizione di una svolta, in un'Europa martoriata dal capitalismo e dai neofascismi. «Possiamo ancora essere dissidenti, insubordinati, possiamo trovare dei riferimenti per un nuovo inizio, e l'arte è il nostro mezzo». Rp arti, collettivo artistico di ResPublica esprime un'arte che cambia aspetto, ma che vuole anche cambiare luogo, uscendo dagli spazi museali ed invadendo gli spazi pubblici, le piazze e le strade, che diventano luoghi scelti per arrivare ad un pubblico più ampio, per moltiplicare il messaggio.
Il collettivo aderisce alla “Primavera antifascista” di Alghero promuovendo una mostra collettiva intitolata “Arte è antifascismo”, che verrà inaugurata domani, venerdì 20 aprile, alle 19. Si confronteranno tredici artisti che, con stili e tecniche differenti, rappresenteranno la loro personale visione sul tema, come valore universale. L'espressione umana rappresentata dall'opera artistica è la contrapposizione netta al pensiero fascista ed a tutti i fascismi che si sono succeduti negli anni fino ai giorni nostri, in quanto l'arte è liberazione, è militanza e ricerca continua.
Esporranno le loro opere Aaron Gonzales, Cladinè Curreli, Dario Toffetti, Davide Casu, Don Pedro, Effe, Enea, Joan Oliva, Max Mazzoli, Pupa Niolu, Ruben Mureddu, Sara Pilloni e Taf. In contemporanea, dj set con Marco Bianchina ed aperitivo nello spazio espositivo di ResPublica, Distretto della Creatività. La rabbia, l'oppressione e la liberazione sono il filo conduttore delle opere, che fotografano una società tormentata, ma in cui si continua a lottare per un'idea di mondo, un mondo che prende forma, e che forse potrebbe trasformarsi in realtà.
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