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Mariangela Pala 11 aprile 2018
Psd´Az, industria: «Basta alle decisioni imposte da Eni»
La segreteria del Psd’Az cittadino accusa l’amministrazione comunale di trascurare la programmazione politica economica ed industriale, sulla quale non si conosce la vera posizione del Movimento 5 stelle
Psd´Az, industria: «Basta alle decisioni imposte da Eni»

PORTO TORRES - «Sul ruolo e la presenza futura dell’industria a Porto Torres, il Partito sardo d’Azione ha presentato ben due mozioni per svegliare il sindaco Wheeler e la sua maggioranza dalla sonnolenza che ha caratterizzato la loro azione amministrativa, soprattutto in materia di sviluppo e occupazione». La segreteria del Psd’Az cittadino accusa l’amministrazione comunale di trascurare la programmazione politica economica ed industriale, sulla quale non si conosce la vera posizione del Movimento 5 stelle.

«Preoccupati per la piega che stava prendendo la discussione sulla stesura di un nuovo accordo di programma, che vedeva la nostra città completamente esautorata da un ruolo di protagonista, - sottolinea il segretario Psd’Az, Ilaria Faedda - abbiamo formulato tutta una serie di proposte tali da vincolare la programmazione di Eni a interventi di grande interesse territoriale, onde evitare di dover subire l’ennesimo protocollo d’intesa intriso di enunciazioni e di fumo negli occhi». Motivazioni che hanno indotto il partito dei Quattro Mori a chiedere con forza un consiglio comunale preparatorio a quello del 17 aprile in cui sono stati convocati i dirigenti Eni, «al fine di restituire dignità all’assemblea civica, che è l’unico organismo deputato alla programmazione delle scelte che interessano la città».

Lo stesso consiglio aveva accolto la mozione Psd’Az, delegando le commissioni competenti al compito di approfondire tecnicamente le singole proposte che andavano dalla richiesta di opere di carattere sociale e di compensazione ambientale. «Le nostre proposte partivano dall’assunto che i 300 milioni, - spiega Faedda - a suo tempo destinati alla costruzione di una centrale a bio-masse, non più realizzabile, venissero comunque investiti nel nostro territorio».

Interventi indirizzati in particolare alla riqualificazione urbana, a partire dall’impianto del depuratore consortile per un riutilizzo razionale dei reflui, portare a sistema la risorsa idrica, anche con la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento, non ultimo la costruzione di dissalatori per usi industriali e civili, senza trascurare l’obbligo dell’utilizzo di imprese e maestranze locali per la realizzazione degli investimenti previsti dall’Eni. Invece «apprendiamo che il sindaco in pompa magna fa convocare un Consiglio all’insolita ora delle 12,30, - conclude il segretario Faedda - in modo da svilire qualsiasi dibattito, per conoscere dalla viva voce dei dirigenti del cane a sei zampe quello che vuol fare l’Eni a Porto Torres e non quello che vorremmo noi che l’Eni facesse».



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