Sicuramente anche il nonno d’Alghero ha storie simili ad altri centenari, ma, a mio modesto modo di vedere i veri segreti di questo singolare personaggio, sono da individuare nella capacità di far lavorare il corpo, ma soprattutto la mente fino ad un´età avanzatissima. Giovanni Antonio Sole oltre ad essere stato un instancabile lavoratore, (faceva il cantoniere dell’A.N.A.S. e, dopo il pensionamento, aiutato la famiglia nei lavori di campagna) si è cimentato fin da piccolo, nell’antica arte poetica sarda dell’improvvisazione che ha radici fin alla mitologia greca. Assisteva a gare di poeti, alcuni dei quali ora riconosciuti come dei veri e propri miti della poesia isolana come Piras, Cubeddu, Contini e tanti altri.
La poesia è stata per lui la vera fonte d´ispirazione e salvezza per il suo animo, quella che gli ha fatto superare psicologicamente i gravi lutti famigliari, come la scomparsa prematura di cinque dei suoi nove figli e della moglie. È naturale affermare che più si va avanti negli anni più si è esposti a dispiaceri, ma lui i gravi lutti gli ha avuti fin da giovane.
Giovanni Antonio Sole è un poeta come tanti in Sardegna, è, in altre parole, un cantore estemporaneo erede di una tradizione antichissima: la celebrazione del quotidiano attraverso versi cantati in rima, egli con il suo orgoglio d´essere sardo in Alghero rileva ancora una volta la ricchezza di questa terra (algherese) che tutti ospita ed in cui ciascuno, bene o male, può trovare la sua posizione, anche culturale.

A S´Alighera (ad Alghero)

Sonetto
In d´una bella zona, situada
se S’alighera de fronte a sa marina.
giamana sa zittade corallina.
da su Mediterraneu bagnada,
tenese un´ispiaggia preziada,
longa pulida, e abba cristallina;
de tantas ispiaggias, sa reina
este, in varios logos, nominada.

Sos turistas de tantas naziones
benin a trumasa pro si ingloriare
de sa tua grandesas; chi che sunu,
pius de tottu, a sa grutta e Nettunu.
D´ogni die b´indadana a masone,
s´incantevole grutta a visitare.

Alla soglia dei 100 anni, G.Sole ha avuto anche un notevole riconoscimento per la sua dedizione all’arte poetica, infatti, ha avuto il premio speciale della giuria consegnato dal più importante poeta sardo vivente Beppe Soggiu, durante l’undicesimo concorso di poesia in memoria del grande poeta sardo Remundu Piras, svolto il 5 Agosto 2001 a Villanova Monteleone.
Nel novembre del 1999 è stato pubblicato un libro che raccoglie le sue più espressive poesie di una vita intera, dal titolo “Sas noe musas d’Elicona”.
Ora il nonno d’Alghero vive con sua figlia che lo accudisce con amore da numerosi anni, e, quando ne ha l’opportunità, scrive due righe in rima per la gioia dei suoi figli, nipoti e pronipoti.
Lo ha fatto anche per festeggiare il suo 102° compleanno.
Una parte della poesia che si è dedicato:

Guasi minde fia ilmentigadu
de mila faghere una poesia
a dedicare sa naschida mia
sos chentu e duos annos chi so nadu
in custu mundu tantu apprezziadu
dae tottaganta s’umana zenia
chi deo sinzeramente non creia
a custa edade a essere arrivadu …

Quasi mi stavo dimenticando
di farmi una poesia
per dedicarmi la mia nascita
i cento e due anni che sono nato
in questo mondo tanto apprezzato
da tutta la razza umana
che io sinceramente non credevo
di arrivare a questa età …

A U G U R I

Giovanni Antonio Sole in un’immagine recente scattata il giorno di Natale 2003