M.P.
31 marzo 2018
Due giornate sull'autismo a Porto Torres
A Porto Torres la prossima settimana si terranno due giornate organizzate dall´associazione L´ortica e patrocinate dal Comune di Porto Torres.
PORTO TORRES - "Se vuoi conoscere l'autismo, indossa le mie scarpe e ascolta la mia storia”. Recita così uno degli slogan dell'evento “Ascolta i miei passi”, mirato alla sensibilizzazione sul tema dell'autismo. A Porto Torres la prossima settimana si terranno due giornate organizzate dall'associazione L'ortica e patrocinate dal Comune di Porto Torres.
Raccontare storie, per abbattere le barriere tra i cosiddetti “neurotipici” e le persone che invece soffrono di autismo. È questo l'obiettivo delle due giornate della manifestazione “Ascolta i miei passi”, previste in città il 3 aprile in piazza Umberto I (dalle ore 16 alle 19) e il 4 aprile presso l'istituto comprensivo numero uno, nonché presso l'istituto tecnico agrario di Sassari. Sono storie scritte e narrate dai familiari e dalle persone che convivono ogni giorno con l'autismo, per abbattere le barriere a far capire a tutti cosa si prova, anche a chi non ha dimestichezza con questa patologia.
"Sono storie che parlano di persone – è scritto nel progetto dell'associazione L'ortica – di come la loro vita è cambiata dopo la diagnosi, di quale è stato il loro percorso, di quali sono i loro sogni e le loro speranze. Attraverso il racconto potrete immaginarvi per un momento nei loro panni, attraverso l'empatia potrete avvicinarvi e conoscere. Dieci storie che diventeranno venti e poi trenta, poiché desideriamo che tutti abbiano la possibilità di indossare delle scarpe e di ascoltare nuove storie. Ci saranno scarpe simboliche di bambini che hanno appena ricevuto la diagnosi, oppure scarpe gigantesche di un uomo che vorrebbe diventare protagonista della sua vita ma non ce la fa perché è vittima del pregiudizio".
«Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dell'associazione L'ortica – commenta l'assessore alle Politiche sociali Rosella Nuvoli – si tratta di una manifestazione con dei risvolti sociali molto importanti. Fare sensibilizzazione su un tema che riguarda ormai tantissime famiglie, è fondamentale. Quello che non si conosce spesso provoca paura e diffidenza, in maniera molto soft, attraverso delle cuffie, si avrà la possibilità di entrare empaticamente nel mondo dell'autismo, per "sentire" dalla voce dei protagonisti, le difficoltà ma anche le loro gioie e i loro sogni. Invito quanti possono a fare questa esperienza che significa non solo acquisire una maggiore consapevolezza, ma sviluppare empatia e vicinanza ai bambini, ragazzi, adulti con autismo e alle loro famiglie, al fine di garantirne una reale e profonda inclusione in tutti gli ambiti della nostra società».
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