M.P.
28 marzo 2018
Port Authority sarda: ai primi posti nel Sistema portualità
Prima per numero di passeggeri su traghetto e terza per le tonnellate di merci trasportate. È la classifica delle Autorità di sistema portuale italiane stilata nel bollettino statistico 2017 redatto da Assoporti e diffuso in occasione dell’ultima assemblea generale dell’associazione, tenutasi a Roma lo scorso 23 marzo
SARDEGNA - Prima per numero di passeggeri su traghetto e terza per le tonnellate di merci trasportate. È la classifica delle Autorità di sistema portuale italiane stilata nel bollettino statistico 2017 redatto da Assoporti e diffuso in occasione dell’ultima assemblea generale dell’associazione, tenutasi a Roma lo scorso 23 marzo. Una fotografia dettagliata del sistema portuale del Paese, scattata ad appena un anno dall’entrata in vigore della riforma che ha soppresso ed accorpato le ex Autorità portuali, dando vita a 15 nuove Autorità di Sistema che, complessivamente, amministrano oltre 50 porti.
Nel nuovo panorama nazionale, con specifico riferimento alle merci, l’Isola, escludendo la non ancora costituita AdSP del Mare Tirreno meridionale dello Ionio e dello Stretto (Gioia Tauro e Messina), si colloca al terzo posto con 48.844.273 tonnellate di merci (rinfuse liquide, solide, contenitori, varie e su gommato) preceduta dall’AdSP del Mar Ligure Occidentale (Genova e Savona – Vado) e, al primo posto, da quella del Mare Adriatico Orientale (Trieste e Monfalcone). Quarta posizione per la Sardegna, invece, relativamente ai mezzi pesanti trasportati, con 501.764 unità, preceduta da Napoli – Salerno, Livorno – Piombino e Genova – Savona – Vado.
Il risultato più importante è, però, quello che riguarda il settore passeggeri (lungo raggio), nel quale l’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna detiene il primato con 4.670.320 di persone trasportate, con un distacco, rispetto alla seconda AdSP italiana (Mar Tirreno Settentrionale – Livorno e Piombino), di 1.924.806 unità, pari al 70 per cento. I porti sardi sono, infine, al sesto posto in Italia per quanto riguarda il mercato crocieristico, con 564.169 passeggeri registrati sempre nel 2017. Uno scenario, questo, nel quale è evidente un riassestamento della gerarchia degli scali italiani e che vede la Sardegna assumere un peso decisivo, specialmente in quelle che saranno le scelte strategiche future del Governo, soprattutto nei piani di investimento infrastrutturale.
«Il bollettino statistico di Assoporti per l’anno 2017 è la fotografia più chiara e ordinata finora scattata al panorama dei trasporti marittimi del nostro Paese dopo la riforma – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna -. Il risultato registrato nel 2017 conferma l’enorme potenzialità dei nostri porti nel sistema nazionale e nel Mediterraneo ed il ruolo strategico che l’AdSP sarda, in qualità di cabina unica di regia, avrà nel futuro degli stessi e dell’economia isolana». Numeri, questi, che conducono ad un’attenta riflessione.
«I dati – continua Deiana – richiamano la necessità di un rilancio della portualità nazionale con piani di investimento in opere strategiche in grado di consentire un recupero del gap del nostro Paese rispetto ad altre realtà euromediterranee. Interventi non solo infrastrutturali, ma anche di innovazione tecnologica e digitalizzazione dei processi e delle operazioni portuali, che andranno a rendere gli scali più efficienti e sicuri. La posizione della nostra portualità al terzo posto sulle merci e al primo sui passeggeri ci conferisce oggi maggiore potere di contrattazione nelle scelte nazionali di rilancio e, a livello europeo, una voce più forte per le prossime iniziative relative alla revisione delle Autostrade del Mare, delle Reti Transeuropee dei Trasporti (Ten-T) e, soprattutto, nell’attribuzione delle risorse economiche».
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