S.O.
21 marzo 2018
Il cacciamine "Alghero" lascia Corfù
La sosta è stata programmata al termine dell’esercitazione di caccia alle mine Ariadne 2018, svoltasi nelle acque antistanti il porto di Patrasso (Grecia)
ROMA - È ripartito martedì da Corfù il cacciamine Alghero (nella foto), l’unità della Marina Militare inserita nel secondo Gruppo di Contromisure Mine della Nato. La sosta è stata programmata al termine dell’esercitazione di caccia alle mine Ariadne 2018, svoltasi nelle acque antistanti il porto di Patrasso (Grecia) che ha coinvolto sia le unità navali della SNMCMG2 che della marina greca, quale nazione ospitante, oltre alla partecipazione di navi provenienti da Bulgaria, Romania e al supporto fornito da un’aliquota di personale della marina belga, che ha operato con un mezzo subacqueo autonomo predisposto per la ricerca di mine (Autonomous Underwater Vehicle – Auv).
La sosta a Corfù ha permesso al dispositivo navale della Nato di mostrare le proprie peculiarità di forza marittima multinazionale integrata, composta da navi appartenenti a diverse Nazioni alleate, che si addestrano ed operano insieme permanentemente, con competenze specifiche nella lotta alle mine navali. La SNMCMG2 è uno dei quattro gruppi navali permanenti, che compongono la forza marittima di reazione rapida della Nato.
Il gruppo di contromisure mine fornisce all’Alleanza una conoscenza indispensabile per poter assicurare, in tempo di crisi, il libero accesso ai porti e la sicurezza della navigazione. I gruppi permanenti si addestrano continuamente con i Paesi alleati e partner, partecipando ad esercitazioni nazionali o multinazionali, in modo da incrementare l’interoperabilità e mantenere alto il livello di addestramento. Nave Alghero, al comando del tenente di vascello Davide Tamborini, è un cacciamine costiero (Mine Hunter Coastal - MHC) appositamente progettato per la localizzazione e la disattivazione/distruzione di mine navali, è assegnato alla 54ma squadriglia dragamine costieri (COMSQUADRAG 54) con sede a La Spezia.
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