M.P.
27 febbraio 2018
Zes: «opportunità di sviluppo per Porto Torres»
Un incontro per parlare di "Zone economiche speciali, opportunità di sviluppo per Porto Torres e per la Sardegna". L´iniziativa organizzata dal circolo del Partito democratico di Porto Torres si è tenuta sabato al Museo del Porto
PORTO TORRES - Un incontro per parlare di "Zone economiche speciali, opportunità di sviluppo per Porto Torres e per la Sardegna". L'iniziativa organizzata dal circolo del Partito democratico di Porto Torres si è tenuta sabato al Museo del Porto. Presenti anche i rappresentanti del comparto portuale e delle organizzazioni sociali.
I lavori sono stati introdotti e coordinati dal segretario cittadino Pd Gian Mirko Luiu, che nel suo intervento ha affermato «il partito democratico è stato il primo a portare all'attenzione dei cittadini un altro importante tema di sviluppo per il nostro territorio, come quello delle zone economiche speciali, precedendo l'ormai assente amministrazione comunale pentastellata che è parsa sia in città che in consiglio comunale fortemente confusa e impreparata». Un incontro pubblico partecipato e di notevole interesse alla presenza del presidente dell'Autorità di sistema portuale Massimo Deiana, l'assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e il senatore della Repubblica Silvio Lai.
Positivamente unanimi le dichiarazioni e interventi dei relatori.
«Dobbiamo costruire un piano strategico, attraverso un lavoro comune, che metta insieme i sei porti e le aree industriali della Sardegna. Stiamo facendo un importante lavoro tecnico e politico che mira allo sviluppo territoriale, in questo particolare caso di Porto Torres, destinando importanti risorse economiche, come è stato fatto da poco, per la realizzazione e il completamento delle infrastrutture portuali».
«Qua non si tratta di agevolare o incentivare una sola realtà portuale ma semmai l'intera isola, - ha puntualizzato Deiana - perché se funziona la Sardegna funziona anche Porto Torres e viceversa. La vocazione produttiva industriale per Porto Torres, finita un ciclo, deve iniziarne un altro (facendo riferimento alla grande opportunità di sviluppo data dalla chimica verde ) e nei prossimi vent'anni dobbiamo dare alle imprese che si vogliono localizzare in questo territorio quelle condizioni di convenienza che attraggono investitori e imprenditori. Sia chiaro però che non vogliamo avere "imprenditori di rapina" che vogliono venire qua in Sardegna, prendere contributi pubblici e poi andarsene; non vogliamo neanche imprese che vengano in questo territorio e nell'isola ad inquinare».
L’ assessore Paci si è soffermato sul progetto Lavoras. «Il programma regione LavoRas, che per questo territorio ha destinato ingenti somme, ha due le tipologie di intervento previste, i cantieri diretti per garantire risposte alle situazioni di emergenza e gli incentivi alle imprese per favorire le assunzioni, misura con un respiro più strutturale. È previsto un Osservatorio che monitorerà costantemente l'andamento e l'efficacia di LavoRas. Il piano ha una dotazione finanziaria per il 2018 che ammonta precisamente a 127,7mln. Quattro le macromisure previste: cantieri di nuova attivazione con 45,2mln; cantieri già operativi, 21,2 milioni; politiche attive, 48mln fra incentivi occupazionali e assegni formativi; altri interventi specifici (13,2 milioni). Sei le tipologie dei cantieri previsti da LavoRas. Ambiente e dissesto idrogeologico, Beni culturali e archeologici, Edilizia, Reti idriche, Valorizzazione attrattori culturali e Patrimonio pubblico».
«Il lavoro è una priorità e siamo perfettamente consapevoli che la disoccupazione è uno dei problemi più gravi che la Sardegna si trova a dover affrontare. Per Porto Torres c'è molta attenzione - conclude l'assessore Paci - e ben vengano iniziative politiche come quella promossa con grande interesse dal circolo Pd cittadino>».
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