Red
23 febbraio 2018
Musica: La stanza nascosta di Claudia
Da domani, su tutte le piattaforme digitali ed in rotazione radiofonica il singolo di Claudia Cantisani “Non inizia bene neanche questo weekend”, accompagnato dal videoclip ufficiale, per la regia di Stacco 12, ed apripista dell’album omonimo, in uscita per l´etichetta algherese sabato 10 marzo
ALGHERO - Da sabato 24 febbraio, su tutte le piattaforme digitali ed in rotazione radiofonica il singolo di Claudia Cantisani “Non inizia bene neanche questo weekend”, accompagnato dal videoclip ufficiale, per la regia di Stacco 12, ed apripista dell’album omonimo, in uscita per l'etichetta discografica algherese “La stanza nascosta records” sabato 10 marzo. Il brano, dopo una intro soul, evolve in uno swing trascinante dominato dai fiati di Marco Morganti, Felice Clemente e Marco Mariani.
La vocalist e compositrice, laziale di nascita, ma lucana d’adozione, racconta così il singolo: «Questa è storia di paese: l’ennesimo, uguale week-end. Stessi posti, stessa gente, stesso cielo grigio. L’alternativa? Ma champagne!». «Il videoclip, girato all’interno di un piccolo locale - raccontano le registe Irene Franchi e Roberta Morelli di Stacco12 - vuole essere, in aderenza alle intenzioni di Claudia Cantisani, un affresco semiserio della quotidianità della vita di provincia nel fine settimana, scandita da una deludente abitudinarietà che si scontra inizialmente con le aspettative irrealistiche della protagonista e popolata da un campionario di umanità strabiliante, che si rivelerà infine presenza irrinunciabile. Abbiamo impiegato il “freeze frame” (o congelamento dell’immagine), funzionale alla costruzione del ritmo audiovisivo, marcando visivamente le pause ritmiche significative nel flusso sonoro fino all’epilogo corale, un ballo collettivo dal sapore catartico».
«Sono sempre molto contento quando ascolto della canzone jazz al femminile, ma quando sento una voce come quella di Claudia Cantisani sono contento ancor di più - scrive Sergio Caputo nelle note all’album. Una voce così non si sentiva dai tempi di Caterina Valente e di Mina; una voce elastica e fluida, che va dritta alle note senza svolazzi e gorgheggi, e taglia dritto attraverso l’orchestra senza mai perdersi in ghirigori leziosi». Immune dall’estetica patinata di certo jazz al femminile (stucchevole nell’esasperazione virtuosistica) la vocalità ludica ed evocativa di Claudia Cantisani, antidiva per eccellenza, si solleva sulla pesantezza del vivere dimostrando, calvinianamente, che nella sua gravità c’è il segreto della leggerezza.
Nella foto: Claudia Cantisani
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