Red
21 febbraio 2018
Festa de Sa limba mama: Dessena a Sassari
«La Regione investe 3,5milioni sulla lingua sarda e la trasmissione ai giovani»; ha sottolineato questa mattina l´assessore regionale della Pubblica istruzione
SASSARI - La Regione autonoma della Sardegna celebra oggi (mercoledì) con due eventi, a Sassari e Cagliari, la Festa de Sa limba mama. Il tema scelto per la giornata è “Sa trasmissione intergeneratzionale de sa limba. Iscolas e familias a confrontu”. A Sassari, l’assessore regionale della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena ha presenziato l’incontro-dibattito che si è tenuto all’Università, nel Dipartimento di Scienze umanistiche, mentre alla Mem di Cagliari si è svolta una caccia al tesoro linguistica dedicata ai ragazzi delle scuole, e la proiezione di film in lingua sarda in collaborazione con lo Sportello linguistico regionale e la Cineteca sarda. Presenti a Sassari, oltre a Dessena, il rettore dell'Università degli studi di Sadsari Massimo Carpinelli, il direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Aldo Maria Morace ed il sindaco Nicola Sanna. Gli interventi sono stati curati dal professore ordinario del Dipartimento Fiorenzo Toso, dal direttore scientifico dell’Istituto Bellieni Michele Pinna, dal ricercatore del Dipartimento Giovanni Strinna, dal professore associato di linguistica e filologia italiana Mauro Maxia e dall'esperta e insegnate di lingua catalana ad Alghero Letizia Portas. Hanno partecipato ai lavori gli studenti delle scuole e dell’Uniss, e la loro presenza è stata certificata con l'attestato per i crediti formativi. Inoltre, si è esibito il coro degli studenti “Città di Sassari”.
«La Giornata internazionale della lingua madre - ha dichiarato l’assessore regionale durante il suo intervento - è stata proclamata dalla Conferenza generale dell’organizzazione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura Unesco nel novembre del 1999 e, dal 2000, viene celebrata per promuovere la diversità linguistica e culturale e il poliglottismo. Per ciò che concerne la Sardegna, la famiglia è il luogo dove i ragazzi conoscono e imparano la lingua sarda, mentre la scuola e l’università hanno il compito di fornire un insegnamento formale. Occorre dunque sensibilizzare le famiglie, i luoghi dell’istruzione e le Istituzioni affinché avvenga la trasmissione di un patrimonio così importante, come la lingua, ai giovani. La Regione investe molte risorse per la valorizzazione della lingua e della cultura sarda. Per ciò che concerne solo la conoscenza della lingua la cifra è di circa 3,5milioni per il 2018».
Per la Tutela delle minoranze linguistiche, sono previsti 700mila euro di fondi statali, ai quali si aggiungono 550mila euro di integrazione regionale, dedicati agli sportelli linguistici comunali. Lo Sportello linguistico regionale conta su un contributo di 200mila euro. Altri 850mila euro sono destinati alla sperimentazione linguistica nelle scuole, un contributo che viene erogato dal 2009 e che è andato aumentando negli anni (50mila euro nel 2009), ed interessa 350 scuole, molte delle quali primarie. «Ci siamo focalizzati sull'insegnamento nelle scuole - ha precisato Dessena - perché i ragazzi imparino in maniera formale e attraverso processi didattici la lingua, dopo averla conosciuta e parlata in famiglia. La Regione ha inserito progetti nel programma di “Tutti a Iscol@” e abbiamo riscontri molto positivi sulla partecipazione dei giovani. Anche all'università e nelle Istituzioni l'uso della lingua è in aumento: un plauso va agli studenti che hanno sostenuto la loro tesi in sardo, dando un esempio importante». Per Sa die de Sa Sardigna e le celebrazioni in lingua sarda sono previsti 50mila euro, per i cori e le bande dell’Isola 700mila euro di contributo (210mila dei quali per la parte in lingua). Inoltre, la lingua sarda viene promossa attraverso i canali di comunicazione, radio e tv, e l’editoria, con oltre un milione di euro. Rai tv, ha un finanziamento di 300mila euro (90mila dei quali per programmazione in lingua sarda). Le tv locali hanno un contributo di 1,7milioni di euro (340mila euro destinati alla programmazione in lingua sarda). Stesso discorso vale per le testate giornalistiche on-line: 250mila euro (50mila per la lingua). Le pro loco hanno 75mila euro di finanziamento per la lingua, sui 250mila totali. Per la produzione di materiale didattico, la Regione ha stanziato 200mila euro, per i periodici non quotidiani invece 50mila euro. Sul cinema, per il doppiaggio in lingua sarda, sono previsti 150mila euro.
Nella foto: un momento del convegno
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