Red
29 gennaio 2018
«Una nuova stagione federalista»
«No a nuovi centralismi», hanno dichiarato gli assessori regionali degli Enti locali Cristiano Erriu e degli Affari generali Filippo Spanu, presenti sabato sera nello Spazio polifunzionale di Armungia per ricordare Emilio Lussu
ARMUNGIA - «Lussu appartiene al pantheon dei grandi che hanno costruito la Sardegna democratica ed è fonte continua di ispirazione. Le sua idee, sempre attuali, sono molto utili per delineare un nuovo assetto autonomistico e impostare un rapporto diverso con lo Stato. E sono necessarie per individuare nuove condizioni per l'esercizio della sovranità». Lo hanno detto gli assessori regionali degli Enti locali Cristiano Erriu e degli Affari generali Filippo Spanu, che sabato sera ad Armungia, nello Spazio polifunzionale, hanno preso parte all'incontro dedicato all'impegno intellettuale e politico di Emilio Lussu promosso dalla Regione autonoma della Sardegna e dall'Amministrazione comunale, con il patrocinio dell'Università di Cagliari, nell'ambito delle celebrazioni per i settant'anni dello Statuto. L'incontro ha offerto l'occasione per fare il punto della situazione, proiettare le idee di Lussu negli scenari della Sardegna di oggi ed esaminare le possibili strade per rafforzare la nostra autonomia.
«Dobbiamo aprire - ha spiegato Spanu - una nuova stagione federalista. La Sardegna deve conquistare nuovi spazi nei campi dell'istruzione e della finanza locale. Dobbiamo avere nel nostro orizzonte un’idea federale del nostro rapporto con lo Stato italiano. Questa idea deve ripartire sia nel senso di profondi poteri sovrani attribuiti alla nostra Istituzione, ma anche in termini di nuova stagione della partecipazione a tutti i livelli». «E' essenziale - ha osservato Erriu - che, in linea con il pensiero di Lussu, al centralismo nazionale non si sostituiscano nuovi centralismi, serve una costruzione “ordinamentale” dal basso. Con le autonomie locali e la Regione realmente tra loro equiordinate. Una costruzione che eserciti la propria sovranità in modo inclusivo e perequativo, capace di valorizzare tutti i territori e di rendere la società protagonista in ogni ambito». Gli assessori hanno formulato la proposta, che sarà a breve formalizzata, di intitolare ad Emilio Lussu, in occasione dei settant'anni dello Statuto, la sala della Giunta regionale, a Villa Devoto.
Nell'occasione, è stato presentato il volume “Emilio Lussu, Emile Chanoux, la fondazione di un ordinamento federale per le democrazie regionali”, di Gianmario Demuro e Roberto Louvin. Oltre agli Filippo Spanu e Cristiano Erriu, sono intervenuti gli autori del volume, l'assessore comunale alla Cultura Antonio Quartu, gli storici Luciano Marrocu e Giuseppe Caboni. Chanoux, antifascista ed autonomista valdostano, nel volume viene idealmente associato a Lussu, che è stato relatore, nell'Assemblea Costituente, dello Statuto della Valle d'Aosta. Erano presenti i nipoti di Lussu e Chanoux, Tommaso e Felice, testimoni di una comunione ideale che resiste al tempo. Durante l'incontro, sono stati proposti alcuni momenti di due interviste in cui Emilio Lussu ricorda Piero Gobetti ed Eugenio Chiesa, documenti importanti e preziosi custoditi nel museo storico “Emilio e Joyce Lussu” di Armungia.
Nella foto: un momento dell'incontro
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