M.P.
19 gennaio 2018
Bonifiche avanti: «ora cantieri aperti con lavoratori locali»
Lo afferma in una nota il senatore del Partito democratico Silvio Lai che nei mesi scorsi si era occupato di questa vicenda con un’interrogazione inviata ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico.
PORTO TORRES - «L’accelerata impressa dalla Regione avvicina l’avvio delle bonifiche nell’area industriale di Porto Torres. Questa è indubbiamente un’ottima notizia e se i tempi verranno rispettati a breve potrà partire il cantiere per realizzare la piattaforma polifunzionale, indispensabile per l’attività di bonifica ma anche la base per la creazione di un polo tecnologico per le altre bonifiche future in altre aree dell’isola. Per questo primo importante intervento, che durerà diversi mesi, si deve rispettare quanto previsto prima nell’accordo di programma sulla chimica e poi dalla stessa gara con la quale sono stati affidati i lavori alla Astaldi: un adeguato coinvolgimento di imprese e lavoratori locali.» Lo afferma in una nota il senatore del Partito democratico Silvio Lai che nei mesi scorsi si era occupato di questa vicenda con un’interrogazione inviata ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico.
«Le bonifiche sono giustamente considerate un’occasione importante per Porto Torres e per il nostro territorio, prima di tutto per il risanamento ambientale dell’area ma - aggiunge Lai - anche per il suo futuro riutilizzo e lo sviluppo di tecnologie innovative proprio nel campo delle bonifiche. Per questo motivo con l’interrogazione avevamo chiesto di porre fine ai ritardi che impedivano l’avvio dei lavori». La conferenza di servizi convocata ieri dalla Regione ha sbloccato l’iter per la concessione della Valutazione di impatto ambientale.
Ora con l’ultimo passaggio burocratico dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, in capo alla Provincia il conto alla rovescia, per l’apertura dei cantieri si avvia finalmente a conclusione. «A questo punto – prosegue il senatore dem – è necessario vigilare con attenzione perché questa importante opportunità occupazionale per il nostro territorio non venga persa ma venga messa a disposizione dei lavoratori fuoriusciti dal petrolchimico dopo l’abbandono di Eni e delle imprese locali. Su questo punto non può e non si deve arretrare di un solo passo.»
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