Da anni in vendita, nessuna offerta nei giorni scorsi per le 113 stanze e le numerose pertinenze dell'ex hotel Capo Caccia, situato nella splendida Baia delle Ninfe di Alghero. Alla base di tutto, probabilmente, l'intricata situazione giudiziaria in cui versa l'immobile
ALGHERO - È andata deserta per l'ennesima volta la vendita dell'hotel Capo Caccia di Alghero. Nessuna proposta di acquisto è stata protocollata in Tribunale a Sassari alla scadenza dell'ultima asta dello scorso mese di dicembre. Così l'albergo e le numerose pertinenze rimangono da diversi anni in completo stato di abbandono dopo che la società che lo gestiva è stata dichiaratamente fallita con l'apertura di più indagini per bancarotta (atteso per i prossimi giorni un primo pronunciamento nel processo-stralcio con giudizio abbreviato).
Proprio l'intricata situazione giudiziaria potrebbe essere alla base delle mancate offerte. 7.152.000,00 euro la base d'asta (leggermente inferiore all'ultima offerta dell'estate scorsa) su un valore periziato di oltre 10 milioni di euro: al momento dell'offerta (con rialzi minimi di 20mila euro) sarebbe dovuto essere allegato anche un assegno circolare, a titolo di cauzione, pari al 10% dell’importo (pari a 715.200,00 euro). Compatibilmente con i nuovi giudizi attesi nelle aule di tribunale, una nuova vendita all'asta dovrebbe essere bandita entro il primo trimestre del 2018.
Il complesso alberghiero finito all'asta risulta costituito da 76 camere (blocco est e ovest), quattro stanze uso ufficio, sala ristorante e colazione con adiacente terrazza panoramica, locali accessori al ristorante (cucina, deposito bevande, spogliatoi ), a cui si aggiungono nel blocco nord altre 37 camere. E ancora: nella zona mare il bar, ristorante, cucina, discoteca, piscina con sovrastante terrazzo panoramico; quota pari al 50% del manufatto che costituisce il depuratore e terreni di pertinenza.
L'hotel Capo Caccia negli anni della sua attività rappresentava uno dei riferimenti più autorevoli per l'industria delle vacanze in Riviera del Corallo. La corte di Cassazione e il Tribunale Amministrativo Regionale di Cagliari hanno ribadito con più pronunciamenti, l'ultimo solo qualche giorno fa [
LEGGI], l'esclusiva destinazione turistico-ricettiva di tutta l'area interessata dalla presenza dell'hotel. Negli anni, infatti, alcuni proprietari hanno deliberatamente utilizzato alcune unità immobiliari a titolo residenziale, apportando anche modifiche edilizie senza le preventive autorizzazioni.