Marco Di Gangi
4 gennaio 2018
L'opinione di Marco Di Gangi
Nella calza della Befana un nuovo regalino
É sempre più frequente assistere alle ferme prese di posizione di rappresentanti politici e istituzionali, quasi sempre di un determinato partito, che intervengono per difendere e giustificare aumenti tariffari, nuovi balzelli e oneri vari che ricadono sulle spalle sempre più stanche dei cittadini e delle imprese. L’uscita più recente é quella del sindaco di Sassari Nicola Sanna, il quale anche nel ruolo di presidente dell’Egas (Ente di gestione dell’Autoritá d’ambito), replica ad un consigliere regionale di Opposizione il quale evidenzia l’illeggitimitá del nuovo e gravoso incremento delle tariffe per il servizio idrico praticate da Abbanoa.
Ecco puntuali le giustificazioni del sindaco Sanna: “é un incremento dovuto per legge! É inferiore a quello richiesto dal gestore! Dove sta il problema?”. Il consigliere regionale che ha osato sollevare il problema si metta studiare prima di sostenere tesi strampalate! Probabilmente qualche cosa ancora non é sufficientemente chiara a questi signori: ai cittadini poco importa se questi incrementi tariffari siano o meno previsti per legge, anche perché, é opportuno ricordarlo, le leggi non sono date come le tavole a Mosé, ma semplicemente vengono approvate dal Parlamento che, guarda caso, ha maggioranze politiche ben definite. Ai cittadini perciò poco importa da cosa derivino gli aumenti, resta solo l’effetto finale: un minor reddito disponibile per i consumi e per il risparmio e un peso sempre crescente di balzelli.
Per i sardi si prospetta proprio un bel 2018, dopo gli incrementi tariffari per l’energia elettrica e il gas ecco nella calza della Befana un nuovo regalino. Buon 2018! Un’ultima riflessione che prende spunto da una delle dichiarazioni del sindaco Sanna: “Abbanoa ha 500milioni di euro di risorse pubbliche ancora da spendere per le reti”. Bene, Abbanoa sia più tempestiva nella realizzazione di questi interventi anche perché i disservizi, che vanno dagli sprechi dovuti a reti colabrodo all’acqua non potabile, li pagano sempre i cittadini.
* vicecoordinatore regionale Energie per l’Italia e presidente Azione Alghero
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