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Red 21 dicembre 2017
Bardino e Soggiu: l´agro della discordia
I rappresentanti del Cpe Alghero Lina Bardino e Giovanni Soggiu intervengono sulla querelle sul Pai, che interessa non solo gli abitanti delle borgate del territorio comunale, ma tutte le parti politiche locali
Bardino e Soggiu: l´agro della discordia

ALGHERO - «Restiamo basiti per la spudoratezza di alcuni rappresentanti dei Comitati di borgata, che criticano aspramente altri residenti (tecnici di comprovata esperienza e capacità) e le altre parti politiche, sostenendo di aver “abbandonato vergognosamente l'agro e di volersi rifare una verginità come se niente fosse accaduto”. Tali accuse prive di fondamento e perfino volgari, ci spingono ad alzare i toni e riportare un minimo di verità alle disputa in atto». Inizia così l'intervento dei rappresentanti del Cpe Alghero Lina Bardino e Giovanni Soggiu, che intervengono sulla querelle sul Pai, che interessa non solo gli abitanti delle borgate del territorio comunale, ma tutte le parti politiche locali. Una «disputa, che tra l’altro, hanno voluto proprio le medesime persone, “pseudo rappresentanti” di alcuni Comitati, che hanno deciso chi è buono e chi è cattivo nell’agro, con un fare decisamente arrogante».

«Diciamo che, come sanno anche i bambini, questo improvviso innamoramento verso l’accozzaglia bruniana, deriva unicamente dal “baratto amministrativo” tra ingresso in maggioranza del Partito Democratico, e conseguente salvataggio del sindaco e suoi adepti, ed effige con simbolo il cosiddetto “Piano della Bonifica” da sbandierare e appuntarsi come medaglia da traguardo storico. Niente di più falso e lontano dalla realtà – sottolineano Bardino e Soggiu - Si tratta di una “variante urbanistica al Piano regolatore” attuata e portava avanti per dare “risposte” proprio a coloro che supportano, anche elettoralmente, i due rappresentanti del Pd presenti in Aula. E questi, ovviamente, non potevano fare altro che accettare tale disegno in vista di prossime candidature ed assegnazione di promesse di posti al sole. Dunque, dopo aver criticato ed attaccato, anche con un frasario spesso oltre le righe e con iniezioni di veleno di rara veemenza, adesso, magicamente, Mimmo Pirisi e soprattutto Enrico Daga “salvano” il sindaco Bruno e la sua Giunta e la Maggioranza, senza colpo ferire».

«In apparenza sarebbe così, invece il colpo c’è ed è pure “grosso”, ovvero far passare una variante urbanistica, tipologia di atto sempre contrastato dal Centrosinistra algherese, per un “piano” che, tra l’altro, dovrebbe far “rinascere agro e borgate”. Bugie – insistono i rappresentanti del Cpe Alghero - solo propaganda, prebende e promesse di posti al sole. Coloro che oggi accusano gli oppositori di questo malsano disegno, sono in prima fila a raccogliere quanto cade dal tavolo, mentre non si rendono ancora conto della ricchezza che si vantano di rappresentare. Dopo tutti questi anni, con amministrazione di colore diverso, restano in sella e non lasciano il loro ruolo guida collegato a doppio filo al Centrosinistra e, ultimamente, totalmente al Pd.

Nonostante tale area politica governi da anni Italia, Regione, Provincia e Alghero, non hanno ottenuto nulla, anzi la condizione delle borgate è solo peggiorata ed hanno la faccia tosta di accusare chi, seppur con alcuni errori commessi in passato, vorrebbe veramente valorizzare tutto l’agro di Alghero. Codesti hanno la faccia tosta di piangere e imprecare contro il Piano paesaggistico, ma allo stesso tempo, pur di ottenere qualche vantaggio, continuano a sostenere la medesima forza politica che ha messo in ginocchio proprio le loro borgate. Nei corridoi maledicono gli atti targati Soru e Pd, ma poi se li ingoiano. Questo si che è avere la faccia tosta. Ma, anche in questo caso, gli algheresi che risiedono e lavorano nell’agro e borgate, hanno compreso il trucco e non si faranno più fregare da questi funamboli della politica che, a parte l’apparenza tutta rose e fiori proposta sui social, sono dei veri e propri squali sociali. Non possiamo che essere preoccupati da tali atteggiamenti e speriamo che alcuni liberi cittadini dello splendido agro algherese prendano le distanze da questi pseudo-loro rappresentanti dalla faccia veramente tosta», concludono Lina Bardino e Giovanni Soggiu.

Nella foto: Lina Bardino



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