Red
12 dicembre 2017
Aristeo: mostra su Enrico Costa
Da venerdì 15 dicembre a lunedì 15 gennaio, il Circolo culturale Aristeo, in collaborazione con l’Archivio Storico comunale di Sassari, promuove un percorso espositivo sulla statuaria urbana in vista della realizzazione di un monumento ad Enrico Costa, celebre cantore della città
SASSARI – Enrico Costa, la figura dello storico e del letterato e le atmosfere della città da lui narrate rivivono dal 15 dicembre al 15 gennaio 2018 all’Archivio storico comunale di Sassari nella mostra “Vivo. Come una statua”: un percorso espositivo che esplora il tema della statuaria urbana a Sassari e le sue possibili evoluzioni e sviluppi. L’iniziativa, patrocinata dalla Regione autonoma della Sardegna, dal Comune di Sassari e dal Comitato per un monumento a Enrico Costa, è ideata e promossa dal Circolo culturale Aristeo, in collaborazione con l’Archivio storico comunale. L’allestimento è curato graficamente da Stefano Serio, il percorso espositivo da Simonetta Castia, Stefania Bagella e Paolo Cau. In questi anni, Aristeo, in sinergia con importanti istituzioni cittadine, ha svolto un’intensa attività di analisi storica e socio-economica della Sassari di fine Ottocento, in particolare delle dinamiche che hanno interessato il centro urbano tra il Risorgimento e l’inizio del Novecento. Un ricco lavoro, che ha trovato il minimo comun denominatore nell’immagine e nell’opera del Costa, tramite mostre, convegni e viaggi emozionali come le celebri “passeggiate”, ideate nel 2004.
La mostra intende evidenziare il valore civico delle sculture a tutto tondo, opere che, nell’ottica degli organizzatori, proiettano nell’eternità i personaggi raffigurati, icone senza tempo ed oggetto dello sguardo e percezione, nella loro bellezza e soggettività, legata all’emozione di chi osserva. Ad accompagnare la lettura d’insieme dei pannelli, all’interno delle teche espositive, sarà un percorso creato attraverso interessanti proposte di realizzazione di monumenti e di opere in città, progetti talvolta mai attuati. Il tema della statuaria urbana a Sassari sarà esplorato con sguardo attento alla volontà, da parte del neonato “Comitato cittadino”, di realizzare una statua in Piazza Fiume per “Enrichetto”: un’icona fuori dagli schemi di un’immobilità solenne e retorica, ma capace di descrivere il personaggio in modo dinamico e reale, quasi fosse vivo, nell’atto di passeggiare in un luogo simbolo, al centro delle Appendici e di fronte alla sua “casetta”. Per comprendere meglio l’idea, un video presenterà in successione esempi significativi di statue urbane contemporanee non monumentali, che raffigurano personaggi famosi ed a volte anonimi, da Umberto Saba a Trieste alla figura di Pessoa a Lisbona. Costa è una delle più grandi figure di intellettuale che Sassari abbia mai espresso, ed incarna, al contempo, le istanze progressiste, di crescita culturale ed economica proprie del suo tempo. Il riferimento alla sua figura, testimone silente delle attività di ricerca e divulgazione di Aristeo, è stato evidenziato nel marchio che ha contraddistinto tutte le attività del Circolo, la cui sagoma è ispirata al ritratto in proporzioni quasi naturali oggi esposto nelle sale della Biblioteca comunale.
«Aristeo ha scelto questa “buona figura pensosa” per trarne l’icona di un testimone-testimonial sassarese, ruolo meritato sul campo che, ci piace pensare, Enrico Costa avrebbe gradito – ha spiegato Castia – Questo, perché si avverte la sensazione e l’emozione di un Costa che racconta, come una persona che conosce bene le storie ufficiali e le mescola con i “pettegolezzi”, con l’entusiasmo partecipe del compagno di una passeggiata e in maniera non sempre storicamente ineccepibile, come opinano i critici». Per questo, per l’amore per “la sua diletta Sassari” e l’orgoglio di essere cittadino sassarese, Enrico Costa esprime il genius loci della città vecchia e, trasportato al presente, impersona una figura simbolica piena di spirito civico. «L’Archivio storico comunale è lo spazio e la sede ideale per la mostra – afferma Cau – perché indirettamente dedicata alla figura di Enrico Costa, che fu direttore dell’Archivio, e perché il percorso espositivo è arricchito, in maniera sostanziale, dalle carte qui custodite». L’ingresso è gratuito, con orari di apertura dal lunedì al venerdì, in mattinata dalle 9 alle 13 e nel pomeriggio dalle 16 alle 19.
|