Red
23 novembre 2017
A Barumini l´Expo del turismo culturale
L´evento turistico inizierà domani. «Offerta strategica per saldare asse tra coste e interno», sottolinea l´assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio Barbara Argiolas
BARUMINI - «L’Expo del turismo culturale di Barumini è un’occasione di grande importanza per fare il punto sull’offerta turistico culturale e, nello specifico, archeologica dell’Isola. Si tratta di un asset strategico nelle politiche per le nuove stagionalità perseguite dalla Giunta regionale». Lo ha dichiarato ieri (mercoledì), durante la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione dell’Expo, l’assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio Barbara Argiolas.
La manifestazione, in programma da domani, venerdì 24, a domenica 26 novembre, tra Barumini e Villanovaforru, è l’evento di riferimento dell’offerta turistico-culturale sarda e proporrà convegni, approfondimenti, laboratori, degustazioni incentrate sulla valorizzazione di beni culturali ed archeologici e delle eccellenze enogastronomiche ed artigianali. «L’appuntamento – ha continuato Argiolas - si svolge in uno dei luoghi simbolo dell’archeologia in Sardegna, che registra ogni anno una crescita nel numero di visitatori: si prevede che, a fine anno, l’area di Su Nuraxi e Casa Zapata di Barumini arriveranno complessivamente a quasi 100mila presenze. Inoltre, nell’occasione del ventennale dell’area archeologica Su Nuraxi come patrimonio dell’umanità dell’Unesco, l’Expo celebra idealmente questo riconoscimento cercando nuove modalità di promozione, valorizzazione e fruizione dei beni culturali e archeologici dell’Isola».
L’esponente della Giunta regionale parteciperà, nella giornata di sabato, al convegno dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso l’Ict, dal titolo “Le tecnologie della realtà virtuale e del gaming applicate ai beni culturali: opportunità e volano di sviluppo territoriale”. «L’integrazione di valorizzazione e innovazione – ha spiegato l’assessore - è in linea con quanto intrapreso dal governo regionale, che nel suo impegno per saldare l’asse tra coste ed entroterra, interverrà anche sulla mobilità interna, per rendere i siti archeologici più “vicini” agli hub portuali e aeroportuali. Attorno ai nostri attrattori storici e archeologici, che sono una peculiarità solo sarda, lavoriamo per creare un’offerta che abbracci l’intera esperienza di vacanza: che sia short break o soggiorno più lungo, vogliamo che il visitatore rimanga nel territorio e possa unire alla scoperta e alla fruizione di ambiente, paesaggio e beni culturali, pure quella delle eccellenze artigiane ed enogastronomiche e di tutte le espressioni di ospitalità e accoglienza che territori e comunità della Sardegna possono proporre».
|