Red
20 novembre 2017
Moda: in 400 per gli Stati generali
Oltre quattrocento imprese hanno partecipato all´evento organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna. Le realtà produttive a confronto con Istituzioni, “firme”, operatori e giornalisti per analizzare numeri e prospettive di un comparto con oltre 1.400 attività. Per il 2018, la Regione annuncia un grande evento
internazionale sulla moda, che metterà insieme domanda ed offerta
CAGLIARI - Oltre quattrocento imprese del comparto moda hanno partecipato nei giorni scorsi agli “Stati generali della Moda”, iniziativa organizzata a Cagliari da Confartigianato Imprese Sardegna, nell’ex Manifattura tabacchi. Stilisti, sarti, produttori e designer di abiti, calzature, occhiali, gioielli ed accessori d’abbigliamento, provenienti da tutta la Sardegna, con gli studenti dell’Istituto superiore di moda e design Pertini di Cagliari, con le Istituzioni, l’associazione artigiana, gli esperti ed i giornalisti di settore, si sono confrontati sul futuro e sulle opportunità di un settore che nell’Isola è rappresentato da circa 1400 realtà produttive. I dati del settore della Moda in Sardegna (tessile, abbigliamento ed accessori, occhialeria, calzaturiero, gioielleria e lavorazione pietre preziose), dal dossier realizzato dall’Osservatorio per le Mpmi di Confartigianato Sardegna al terzo trimestre 2017, raccontano di 1.393 imprese registrate. Il 63,5percento delle aziende (pari ad 885 unità) sono artigiane e 356 si trovano in provincia di Cagliari, 294 a Sassari-Gallura, 158 a Nuoro e 77 ad Oristano. Nel solo artigianato, tra dipendenti ed indipendenti, il settore occupa circa 1.400 persone. Tra gli addetti, 151 sono occupati nella provincia di Sassari, 146 a Cagliari, 75 a Nuoro, 66 ad Oristano e 60 nel Sud Sardegna.
Tra il primo semestre 2011 ed il primo semestre 2017, l’export dei prodotti della moda sarda è cresciuto del 10,9percento nel mondo, del 7,2percento nell’Unione europea e del 14,5percento nei Paesi extra Ue, per un totale di 10,5milioni di euro di controvalore. I prodotti più venduti sono gli articoli di abbigliamento (cresciuti del 27percento), seguiti dai prodotti del calzaturiero-tessile-abbigliamento (+10,9percento) e dagli articoli in pelle come gli accessori (+10,5). In leggera contrazione i prodotti tessili (-3,3). Alla fine del 2016, tra i Paesi partner della Sardegna per le esportazioni, in prima posizione la Francia con un
incremento del 29,6percento rispetto al 2015, seguita dalla Germania (+1,8), da Hong Kong (+20,8), Repubblica Ceca (106,4), Stati Uniti (-0.1), Russia (-12,4), Arabia Saudita (+14,2), Cina (+64,4), Polonia (+205) e Regno Unito (-19,9). Internet rappresenta sempre più un'importante vetrina per l’offerta e l’acquisto di merci o servizi: in Sardegna osserviamo che il 48percento delle imprese acquistano e vendono sul web ed il 56,2percento delle persone con quindici anni e più hanno ordinato/comprato merci o servizi su internet. In particolare, rileviamo che gli articoli di abbigliamento sono i beni più acquistati on-line (47,8percento del numero totale di
e-shopper presenti sull’Isola) e nel 2016 rispetto a cinque anni prima le vendite di questi articoli sul web sono cresciute di 6,7punti. In Sardegna, tra il 2008 ed il 2017, sono state sequestrate merci per 22milioni di euro. Il 24percento è rappresentato dall’abbigliamento, 10percento dagli accessori, 8percento da orologi e gioielli, 5percento da calzature ed un altro 5percento da occhiali. Nel 2016, i pezzi sequestrati sono stati 340mila, suddivisi in 380 “azioni”. Il 56percento delle merci è stato sequestrato in provincia di Cagliari, il 37,9percento in quella di Sassari, in Gallura il 2,5percento, a Nuoro il 2,1percento, ad Oristano l’1percento, mentre il resto tra Medio Campidano, Sulcis ed Ogliastra
I lavori sono stati aperti dall’introduzione dal presidente di Confartigianato imprese Sardegna Antonio Matzutzi, seguito dalle relazione del responsabile dell’Ufficio Studi nazionale di Confartigianato Enrico Quintavalle. Successivamente, gli interventi del capo di Gabinetto dell’Assessorato regionale dell’Industria Simone Atzeni, del delegato all'internazionalizzazione di Confartigianato imprese e consigliere di Agenzia Ice Giuseppe Mazzarella, del delegato al digitale e presidente Giovani imprenditori di Confartigianato imprese Damiano Pietri e del'amministratore delegato Pbm e direttore generale L’Unione Sarda–Progetto Sardinia eCommerce. La Tavola rotondapomeridiana, dal titolo “Le tendenze della moda e le opportunità per gli artigiani del settore”, è stata animata dagli interventi del presidente nazionale della Confartigianato Moda Fabio Pietrella, dalla direttrice di Cosmopolitan Italia Francesca Delogu, dallo stilista Efisio Marras, dal talent scout e giornalista di moda Michela Zio e dall'assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio Barbara Argiolas, coordinati dal giornalista de L'Unione Sarda Giuseppe Deiana. «Un settore, quello della moda, di grande eccellenza e tradizione, anche nella nostra regione – ha affermato Matzutzi – fatto di una vasta rete di piccoli artigiani, che dal disegno al taglio realizzano capi e oggetti unici». «A queste attività produttive – ha sottolineato Mameli – abbiamo dedicato questa giornata di riflessioni, spunti e aggiornamenti con l’obiettivo di fornire loro una maggiore consapevolezza dello stato dell’arte del settore nell’Isola e delle prospettive di sviluppo che possono venire anche con il sostegno delle Istituzioni e della Confartigianato».
«Crescono sempre più le imprese che partecipano alle iniziative sull’export – ha continuato Atzeni – per questo, le attività programmate per il prossimo futuro, sia di tipo formativo, sia i bandi sull’internazionalizzazione a breve in uscita, troveranno di certo interesse da parte dei produttori». «La Sardegna, anche in questo campo – secondo Pietri - è una vera miniera d’oro è per questo va supportata anche con iniziative che facciano conoscere opportunità e prospettive». «Abbiamo accettato con entusiasmo di venire in Sardegna – ha ribadito Mazzarella - perché la vostra regione ha enormi potenzialità e, per questo, l’Istituto commercio estero ha deciso di impegnarsi sempre di più con chi ha voglia di crescere anche nel mondo». «Per le imprese, soprattutto le piccole, farsi conoscere al mondo e vendere i propri prodotti attraverso lo schermo del computer è fondamentale – ha detto Serreli – per questo il commercio on-line rappresenta quell’opportunità che abbatte costi, barriere geografiche e culturali». «L’artigianato in Sardegna rappresenta un comparto importante – ha sottolineato Argiolas – e i lavori di oggi ci fanno riflettere su quale debba essere il mercato di riferimento per queste imprese per cui ci vuole un occhio
alla produzione e all’autenticità e uno alla capacità di rinnovarsi e trasformarsi in prodotti di eccellenza e design senza abbandonare la tipicità e la tradizione, rispettando l’autenticità territoriale. Dobbiamo fare molta attenzione al mercato e a quello che ci chiede ovvero dobbiamo anche parlare di fatturato e della capacità di collocare le produzioni. Per il 2018 – ha concluso l’assessore - sono pronte le azioni sull’internazionalizzazione da parte degli Assessorati all’Artigianato e dell’Industria che supporteranno le imprese, ovvero artigiani, designer e tutto il mondo della produzione, nel mettere insieme domanda e offerta, per conoscere meglio le quote di mercato e far conoscere le nostre aziende». «I sarti, i designer, i produttori di accessori, insieme a tutti gli operatori, nonostante la crisi, rappresentano un settore ancora vivace – ha precisato Pietrella – professioni riscoperte da giovani e meno giovani che vogliono distinguersi. Il segnale più incoraggiante sul risveglio del settore è che il 17percento delle imprese sono imprese giovani con titolari sotto i trentacinque anni. Un bel risultato visto che solo qualche anno fa una delle maggiori difficoltà era proprio il ricambio generazionale».
Nella foto: un momento dell'incontro
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