Red
17 novembre 2017
Bogamarì: nuove norme tutelano il settore
«Le nuove norme tutelano il riccio di mare e i consumatori che li acquistano dai rivenditori autorizzati. Il vero problema è il prelievo e la vendita abusiva», viene spiegato in una nota dell´Assessorato regionale dell´Agricoltura, competente per il comparto Pesca e acquacoltura
ALGHERO - Sostenibilità della risorsa, contrasto al prelievo ed alla vendita abusiva dei ricci di mare, sono i temi cardine che hanno dato origine al nuovo calendario ed alla normativa vigente per questa stagione. Una ragionevole preoccupazione, supportata dai rilievi scientifici sulla sostenibilità ambientale, ha imposto ragionamenti sulla riduzione della quantità di pescato e delle giornate di prelievo in mare.
Nessun allarmismo eccessivo deve investire quindi l’intera filiera del riccio poiché, nel rispetto delle nuove regole, si possono garantire gli equilibri ambientali, il lavoro dei pescatori ed i gusti dei consumatori. L’azione di monitoraggio sugli stock in mare sarà costantemente aggiornata attraverso il lavoro dei tecnici dell’Agenzia regionale Agris Sardegna in collaborazione con i ricercatori delle Università.
Lo ha reso noto l’Assessorato regionale dell’Agricoltura, competente per il comparto Pesca e acquacoltura. Intanto, nelle varie zone dell'Isola interessate dalla pesca del riccio di mare, Alghero in testa, sono previsti diversi incontri tra i vari elementi del settore.
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