M.P.
13 novembre 2017
Porto Torres onora i caduti di Nassirya a 14 anni dal sacrificio
Sono passati ormai 14 anni da quel novembre del 2003 quando un camion bomba devastò la base militare italiana di Nassiriya, uccidendo 28 persone tra cui 17 soldati e 2 civili tricolori
PORTO TORRES - Sono passati ormai 14 anni da quel novembre del 2003 quando un camion bomba devastò la base militare italiana di Nassiriya, uccidendo 28 persone tra cui 17 soldati e 2 civili tricolori. Questa mattina in piazza Nassirya in occasione della “Giornata nazionale della memoria per i caduti civili e militari nelle missioni internazionali per la pace” si è tenuta la cerimonia commemorativa davanti al monumento bronzeo, che ricorda i civili e i militari morti in quell’attentato terroristico.
In pochi hanno partecipato all'iniziativa organizzata dal Lions Club Porto Torres con il presidente Angelo Moro, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Una commemorazione preceduta dalla celebrazione della Santa Messa da parte del parroco don Michele Murgia che ha ricordato quel tragico giorno in cui persero la vita, nell’adempimento del proprio dovere di pace, 19 italiani di cui 12 carabinieri, 5 sassarini e 2 civili. Modelli come i carabinieri Walter Frau e al finanziere Salvatore Cabitta, esempi per chi troppo spesso guarda altrove, comprese le istituzioni.
Poi un lungo corteo con i gonfaloni della città si è recato in Piazza Nassirya dove è proseguita la cerimonia di commemorazione con la deposizione di due corone, benedette da don Murgia, una del Lions Club cittadino, che ha curato la realizzazione del monumento bronzeo dedicato ai caduti di Nassyrya, opera del maestro Video Anfossi, un’altra dell’amministrazione comunale che ne ha curato la manutenzione. Alla cerimonia, densa di significato e volta a rendere omaggio a chi ha offerto la propria vita per la Patria, erano presenti le delegazioni delle forze armate, le autorità civili, le associazioni di volontariato e degli ex combattenti e le rappresentanze degli studenti dell’Istituto superiore “Mario Paglietti”, 12 ragazzi della classe terza D del Nautico.
Si è dato inizio alla cerimonia con la celebrazione del rito dell’alzabandiera accompagnato dalle note dell’inno nazionale, seguita dalla deposizione delle corone, a cui ha fatto seguito l’intervento del sindaco Sean Wheeler. «Nassiriya è una ferita aperta che i sopravvissuti a quell'evento portano nel cuore. C'era anche Pietro Sini, quel giorno, carabiniere di Porto Torres, - ha detto il primo cittadino - che in quei momenti concitati dopo lo scoppio del camion bomba contribuì a salvare vite umane. Dicono che Nassiriya rappresenti per noi l'undici settembre degli Stati Uniti. Non so, sinceramente, se i due eventi possono essere paragonati. So per certo che Nassiriya è stata una tragedia che ha coinvolto molti paesi e ha segnato per sempre la nostra memoria». La cerimonia si è poi conclusa con le note dell’inno dell’Arma dei carabinieri “La Fedelissima”.
|