A.S.
11 novembre 2017
Terra Cruda, Erriu a Manoppello
Azioni congiunte tra le Regioni Abruzzo, Marche e Sardegna per la tutela e la valorizzazione dell’architettura di terra cruda in Italia, finalizzate in particolare all’adozione di normative regionali e nazionali in materia
CAGLIARI - Azioni congiunte tra le Regioni Abruzzo, Marche e Sardegna per la tutela e la valorizzazione dell’architettura di terra cruda in Italia, finalizzate in particolare all’adozione di normative regionali e nazionali in materia. Di questo articolato tema si è discusso oggi a Manoppello (provincia di Pescara), al convegno organizzato ai margini dell’assemblea dei soci dell’Associazione Città della terra cruda alla quale hanno preso parte anche l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu e 19 amministratori comunali della Sardegna, guidati dal sindaco di Samassi Enrico Pusceddu, presidente del coordinamento nazionale.
Il rappresentante dell’esecutivo Pigliaru ha testimoniato la sensibilità della Regione verso i progetti di qualità che vedano la tutela del paesaggio abbinata al valore culturale della terra cruda. «Il mosaico di territori che le regioni italiane vantano – ha sottolineato l’assessore Erriu – deve essere oggetto di politiche di valorizzazione mirate al raggiungimento di una nuova relazione con la natura e al recupero delle nostre radici culturale e identitarie, a rischio di abbandono».
«Il nostro obiettivo – ha poi precisato Erriu – non mira solo alla riqualificazione dei singoli edifici, bensì ad individuare programmi più complessi che mettano insieme interesse pubblico e interesse privato». «Alla politica spetta il compito di produrre gli strumenti di pianificazione e accompagnare i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, dotandoli di risorse adeguate per finanziare progetti mirati. Alcuni di quelli proposti dalle città della terra cruda si inseriscono perfettamente nei Piani integrati che la Regione Sardegna sta finanziando». «La mia presenza a questo convegno conferma il desiderio della Giunta regionale di stimolare forme di collaborazione e cooperazione con le altre Regioni e i Comuni nelle quali l’Associazione Città della terra cruda è attiva».
|