M.P.
6 novembre 2017
Una Vela Latina nella targa dedicata alla Mondardini
“A Gabriella Mondardini mentore e ispiratrice di questo luogo”. Così è scritto sulla targa dedicata alla memoria della studiosa scomparsa tre anni fa e scoperta in occasione della cerimonia tenutasi sabato presso il Museo del Porto
PORTO TORRES - “A Gabriella Mondardini mentore e ispiratrice di questo luogo”. Così è scritto sulla targa dedicata alla memoria della studiosa scomparsa tre anni fa e scoperta in occasione della cerimonia tenutasi sabato presso il Museo del Porto. All’evento organizzato dal club Inner Wheel di Porto Torres presieduto da Pina Acciaro sono intervenuti Attilio Mastino, rettore emerito dell’università degli studi di Sassari, Franco Satta tecnico funzionario della sopraintendenza di Sassari e Nuoro e Lorenzo Nuvoli, responsabile del Museo del Porto e presidente di Assovela. All’incontro era presente anche il sindaco Sean Wheeler.
Un evento per rendere omaggio alla figura di Gabriella Mondardini professoressa di Antropologia culturale nella facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari, ispiratrice e mentore del Museo del Porto e della cultura del mare. «Gabriella aveva una passione profonda del mare, delle barche e dei carpentieri – ha detto il rettore emerito Mastino – e conosceva le tecniche di costruzione. A noi ci ha sempre emozionato la capacità che aveva Gabriella di raccontare il mare attraverso i suoi libri come “Compagni di Viaggio”». Per Lorenzo Nuvoli la conoscenza della professoressa Mondardini è arrivata dopo aver scoperto un suo libro mentre passeggiava a Londra.
Il responsabile del Museo del Porto ha raccontato di aver scelto la Vela Latina come immagine sulla targa realizzata dal ceramista Fabrizio Budroni, «per la passione e lo studio che Gabriella aveva indirizzato per questo tipo di imbarcazione». A parlare della sua infanzia il marito Vittorio Morelli. Nata a Sarsina in provincia di Forlì da genitori contadini - sesta figlia di nove fratelli - nel ’65 vinse un concorso per insegnamento nelle scuole elementari e dal ’69 intraprese la carriera universitaria come professore ordinario. In più occasioni ha affermato, «se dovessi vivere un’altra volta e avessi la possibilità di scelta vorrei fare l’antropologa».
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