Il 3 novembre a Parigi, presso la sede mondiale Unesco, tutte le città candidate esporranno la propria creatività in una vetrina internazionale di grande prestigio. Alghero punta sul Corallo rosso
ALGHERO - Sono soltanto sei le città italiane che potranno ambire a far parte della Rete delle Città Creative dell’Unesco (a fronte di numerose candidature). Si tratta di Pesaro per la Musica, Alba per la Gastronomia,
Alghero e Carrara per l‘Artigianato e l’Arte Popolare, Genova per la Musica, Milano per la Letteratura. Tempo scaduto: domani, martedì 31 ottobre, il Direttore Generale dell’Unesco, Irina Bokova, svelerà la designazione ufficiale, al termine di un processo di valutazione a cura di una commissione indipendente di esperti.
Sarà una competizione serrata perché potranno essere selezionate al massimo tre candidature per paese, relative ad almeno due settori differenti. Lo sa bene il sindaco di Alghero, Mario Bruno, che sottolinea l'importanza straordinaria di far parte della rete di candidate (come avvenuto per la Capitale della Cultura). «Lasciatemi dire un grande grazie agli insegnanti del Liceo Artistico F.Costantino, ma soprattutto agli studenti che con talento, sacrificio, generosità hanno lavorato in tempo record, sotto la supervisione di Tonino Serra. Un altro grande artista algherese di cui andiamo fieri. Grazie anche ai laboratori del corallo, agli artigiani e ai commercianti. Alle risorse dell'amministrazione comunale, della Fondazione e della In house. Quando si fa coesione sociale, Alghero ha già vinto».
La Rete delle Città Creative dell'Unesco è stata creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile ed è divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali (Cinema, Design, Artigianato e Arte Popolare, Gastronomia, Letteratura, Media Arts, Musica). Attualmente in Italia le città creative sono: Bologna per la Musica, Fabriano per l’Artigianato e l’Arte Popolare, Parma per la Gastronomia, Roma per il Cinema, Torino per il Design.