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P.P. 26 ottobre 2017
Ricci a rischio, summit in assessorato
Negli ultimi decenni infatti, soprattutto a causa della pesca abusiva e indiscriminata, i ricci sono diminuiti pericolosamente, tanto che in diverse aree la risorsa è a rischio estinzione
Ricci a rischio, summit in assessorato

CAGLIARI - L’assessore dell’Agricoltura, competente per la Pesca, Pier Luigi Caria, ha incontrato oggi nella sede dell’Assessorato a Cagliari una delegazione di pescatori del riccio di mare con le loro rappresentanze di categoria. Al centro del confronto il calo drastico del prodotto nei mari sardi. Negli ultimi decenni infatti, soprattutto a causa della pesca abusiva e indiscriminata, i ricci sono diminuiti pericolosamente, tanto che in diverse aree la risorsa è a rischio estinzione.

Numerose le soluzioni messe sul tavolo del confronto: dalla lotta ai pescatori illegali, alla gestione delle autorizzazioni di pesca concesse dalla Regione (sono 189 su tutta l’Isola), alla quantità di ricci da prelevare e alle giornate autorizzate per la pesca. Tutti i partecipanti hanno condiviso il fatto che oggi è stata un’occasione di confronto e di dialogo straordinaria. Al di là delle diverse posizioni i pescatori hanno dimostrato grande senso di maturità nel voler affrontare le difficoltà e le criticità che il comparto sta attraversando. Lo hanno fatto con proposte interessanti e animate da spirito costruttivo.

I presenti al tavolo hanno ribadito la volontà di voler garantire il futuro di questo mondo produttivo, dell’intera filiera e quindi della tutela della risorsa. Nelle prossime settimane si terrà quindi un secondo incontro dove si inizieranno a sottoscrivere gli impegni che animeranno un nuovo percorso di collaborazione fra i diversi territori della Sardegna e le istituzioni. Si sono poi affrontati temi di più ampio respiro da strutturare nel medio periodo: costituzione di nuove Organizzazioni di produttori e tracciabilità del prodotto, così da rafforzare la redistribuzione degli utili all’interno della filiera soprattutto rispetto agli operatori primari.

Sul piano della tutela del riccio di mare c’è l’impegno di favorire e sollecitare il sistema dei controlli contro gli abusivi. Si è aperto inoltre il confronto sull’eventuale riduzione degli orari consentiti per il prelievo e su potenziali sospensioni parziali, sul piano temporale e territoriale, da poter attivare dalla stagione 2018. In compensazione a questi fermi si potrebbero impegnare i pescatori in progetti di monitoraggio dei fondali, di pulizia a mare e di tutela della fauna marina, magari anche attraverso la costituzione di strumenti di sostegno ad hoc da parte dell’Assessorato.

«Crediamo – ha detto Caria – nella grande qualità di questo prodotto e nelle grandi potenzialità economiche che, accompagnate da una visione condivisa da tutti i portatori di interesse, possono permettere al comparto di fare un salto di qualità molto importante. Come assessorato – ha concluso – promuoveremo anche una campagna di comunicazione che sensibilizzi i consumatori nell’uso corretto e legale del riccio di mare».
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Questa malattia batterica ha colpito principalmente i cefali, le orate e le spigole presenti nello stagno ed è emerso che il batterio si sviluppa soprattutto nei mesi estivi con le alte temperature



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