Il Comitato di borgata di Sa Segada-Tanca Farrà, al contrario di altri, parteciperà con convinzione alla manifestazione Mondo Rurale 2017: sono gli eventi che ci vogliono. «Un conto è il Piano di valorizzazione, un altro è una manifestazione utile per far conoscere i prodotti della propria borgata alla gente», chiarisce subito il presidente Antonio Zidda
ALGHERO – C'è chi dice
no, e c'è chi dice
si. Con convinzione. "Mondo Rurale", la riuscita manifestazione sul mondo agricolo della Nurra algherese, ideata dall'assessorato allo Sviluppo Economico di Alghero col concreto coinvolgimento del Parco di Porto Conte, della Fondazione Meta, dell'Università, delle scuole e delle realtà istituzionali e private locali, muove i primi passi organizzativi in vista dell'edizione 2017-2018 e diventa motivo di polemiche. Anche in passato era stata oggetto di analoga sorte, salvo registrare un successo oltre le aspettative.
E se i Comitati di Maristella (Tonina Desogos) e Guardia Grande (Giuseppina Congiu) si sono affrettati a comunicare che non parteciperanno alla manifestazione per "protesta" contro l'Amministrazione comunale, puntando il dito sui presunti ritardi nell'approvazione del Piano di Conservazione e Valorizzazione della Bonifica (già adottato dall'aula) [
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«Noi lo facciamo per il bene della borgata. Non guardiamo ne i colori politici, ne altro. Se non approfittiamo di queste cose per portare gente nella nostra borgata, da soli non vengono», chiarisce subito Antonio Zidda, presidente del Comitato di borgata di Sa Segada-Tanca Farrà. «E' uno scopo sociale, prima di tutto – prosegue - far vedere la borgata alla gente, farla conoscere e questo è l'unico modo». «Qualche volta non abbiamo partecipato – spiega Zidda guardando al passato - ma per problemi tecnici, non per altri motivi. Quest'anno siamo 57 persone – sottolinea fieramente - Ci mettono a disposizione le cose e noi, come Comitato, la manifestazione la facciamo, perchè ci teniamo che la borgata venga visita dalla gente. Punto».
Il presidente non ha nessun messaggio per le borgate che hanno fatto scelte diverse dalla sua. E si tiene alla larga dalle polemiche, ma la decisione di Maristella e Guardia Grande, inutile negarlo, a molti osservatori è sembrata oltremodo strumentale e dalle ricadute tutte politiche. «Ognuno guarda nella propria borgata. Poi, giustamente, non è che ci dividiamo per queste cose. Ognuno è libero di farle o meno, non contestiamo niente a nessuno. Anche noi abbiamo chiesto al Comune che il Piano di valorizzazione venga portato nel minor tempo possibile a compimento – chiarisce - e ci continueremo a battere per questo. Ma unire le due cose non ha senso. Un conto è il piano, un altro è una manifestazione utile per far conoscere i prodotti della propria borgata alla gente», conclude Zidda.
Nella foto: Antonio Zidda