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Red 28 settembre 2017
Peste suina: domande per la caccia al cinghiale
Entro sabato 30 settembre, i cacciatori delle zone non infette devono presentare la domanda per svolgere l´attività venatoria al cinghiale
Peste suina: domande per la caccia al cinghiale

CAGLIARI - L’Unità di progetto per l’eradicazione della Peste suina africana ricorda che sabato 30 settembre scadono i termini per la presentazione delle domande per poter svolgere, in deroga, la caccia al cinghiale nelle zone bianche non infette dal virus della Psa. Entro e non oltre tale data, i cacciatori interessati a svolgere l’attività venatoria nella stagione 2017-2018 devono far pervenire le richieste ai Servizi di sanità animale delle Assl competenti per territorio. Non saranno consentite ulteriori proroghe per la presentazione delle domande di nuova autorizzazione, di rinnovo o di comunicazioni relative alle zone non infette. Fino a sabato, si potranno comunicare eventuali modifiche o integrazioni in merito agli elenchi dei componenti delle compagnie di caccia nelle zone infette. I cacciatori possono presentare domanda, sempre in deroga, per il rilascio di una nuova autorizzazione. Inoltre, da questa stagione venatoria, con l’obiettivo di semplificare le procedure, è consentito anche il rinnovo dell’autorizzazione rilasciata nell’annata precedente, purché non siano mutati i requisiti fondamentali previsti per lo svolgimento delle attività di caccia. Le istruttorie relative all’adozione delle autorizzazioni di rilascio o rinnovo sono eseguite dai Servizi di sanità animale che chiedono al Corpo forestale di vigilanza ambientale il parere di competenza.

La formazione obbligatoria per i cacciatori è assicurata dall’Agenzia Laore Sardegna e si terrà fino a martedì 31 ottobre, secondo un calendario di appuntamenti che sta toccando i diversi territori dell’Isola con centinaia di partecipanti. I soggetti referenti delle compagnie di caccia ed i sostituti dei referenti che abbiano già ricevuto l’attestato di partecipazione al corso, nell’annualità venatoria precedente, sono esentati dalle lezioni. La formazione si inserisce nelle azioni di contrasto alla diffusione della Psa ed in quelle di monitoraggio del virus nelle popolazioni dei cinghiali. Infatti, i cacciatori sono tenuti a prelevare campioni sugli animali abbattuti che poi saranno analizzati dai laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, incaricato di verificare la presenza di Psa o trichinella.

Inoltre, i partecipanti alle attività venatorie al cinghiale sono tenuti a rispettare tutte le normative igienico sanitarie dettate dal piano di eradicazione della Peste suina africana. La stagione di caccia al cinghiale si aprirà in deroga, su tutto il territorio regionale, mercoledì 1 novembre per chiudersi domenica 29 gennaio 2018. Il mancato rispetto delle disposizioni, l’inosservanza dell’obbligo di formazione e la mancata corrispondenza tra i dati sul cacciato in possesso del Servizio veterinario e quelli in possesso del Cfva comporta, tra l’altro, la revoca dell’autorizzazione e la sospensione della caccia per trenta giornate consecutive, anche se ricadenti nella successiva stagione venatoria.



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