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S.O. 11 agosto 2017
Bluehouse, borse di studio in bioedilizia
Il Consorzio industriale provinciale Sassari premia due giovani architetti sardi per il progetto Bluehouse: la casa del futuro sarà ecosostenibile, antisismica e “centenaria”
<i>Bluehouse</i>, borse di studio in bioedilizia

ALGHERO - Sono due giovani architetti sardi i destinatari delle borse di studio messe in palio dal Consorzio Industriale Provinciale di Sassari per la Summer School in Innovazione sociale di Rumundu. Annalisa Sanna, 26 anni, di Orune, e Gianmario Secchi, trentenne di Sennori, sono stati selezionati per il progetto BlueHouse, un rivoluzionario progetto di bioedilizia sviluppato durante la scuola dall’incontro tra i due giovani professionisti e Marco Bittuleri, creatore dell’azienda edile Opera di Arzana, piccolo centro dell’Ogliastra.

Tra le idee nate nel corso della Summer School, conclusa ad Alghero a fine luglio, “Bluehouse” è quella che meglio si sposa con la strategia del Consorzio Industriale, in particolare con il progetto LiteHouse, il polo tecnologico dell’innovazione che sarà presto realtà nel sito industriale di San Marco. I vincitori, accompagnati dal creatore di Rumundu Stefano Cucca, hanno incontrato nei giorni scorsi il presidente del Consorzio industriale, Pasquale Taula, cui hanno illustrato il progetto. Bluehouse nasce dall’idea che il luogo in cui abitiamo è molto più che una struttura sopra le nostre teste.

È, in sintonia con la natura e costruita con gli elementi che questa offre, uno spazio vivo che si alimenta dei prodotti della terra e attraverso questi si auto-sostiene, una casa intelligente che limita l’inquinamento e che contribuisce al benessere di chi la abita. La bluehouse può contare su una serie di caratteristiche che ne fanno un unicum avveniristico: regola l’umidità interna in maniera del tutto naturale (la toglie per poi restituirla quando è necessario), riduce l’uso del cemento armato (sposando l’utilizzo della pietra e delle terre armate), si realizza in soli 3 mesi, è antisismica e di durata praticamente illimitata nel tempo: proprio da qui nasce il suo nome, che ricorda la peculiarità della terra da cui proviene, l’Ogliastra, individuata come “blue zone” perché ricca di centenari.

Il progetto Bluehouse ha come obiettivo primario l’accreditamento di un disciplinare e un manuale costruttivo (da realizzare su supporto sia cartaceo che digitale) da parte di un organismo di ricerca, già individuato nella Facoltà di Architettura di Alghero. La filosofia della Summer School, non limitarsi alla sola creazione di idee ma coniugarle concretamente con un’applicazione pratica, non poteva lasciare indifferente il Consorzio industriale di Sassari, da tempo attivo nell’attrazione di nuovi investitori e nel sostegno a startup e nuove imprese smart, anche attraverso gli incubatori dei tre siti industriali di Porto Torres, San Marco e Truncu Reale.



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