mariangela pala
11 luglio 2017
Peschereccio imbarca acqua: salvati tre pescatori
Se la sono vista brutta tre pescatori di Porto Torres a bordo della motopesca “Espero” recuperata a circa 15 miglia al largo del porto turritano
PORTO TORRES - Se la sono vista brutta tre pescatori di Porto Torres a bordo della motopesca “Espero” recuperata a circa 15 miglia al largo del porto turritano. Nel pomeriggio la sala operativa della Guardia Costiera di Porto Torres è stata allertata via radio sul canale internazionale di soccorso 16 VHF dal comandante di un peschereccio locale.
Il personale della Guardia Costiera di Porto Torres, coordinato dalla Direzione Marittima di Olbia al comando del Capitano di Vascello (CP) Maurizio Trogu, dopo aver invitato l’equipaggio ad indossare i giubbotti di salvataggio e a mettere in acqua una zattera galleggiante al fine di garantire la loro incolumità, ha immediatamente avviato le operazioni di ricerca e soccorso dei naufraghi, inviando sul punto la motovedetta CP 810, unità specializzata in tale attività.
La motovedetta è giunta sul posto alle ore 15.30 ed ha subito intercettato la zattera di salvataggio con a bordo i tre malcapitati; sono stati trovati impauriti ma in buone condizioni di salute. Dopo averli recuperati a bordo, l’unità è immediatamente rientrata in sede e sono stati immediatamente sbarcati presso la banchina della Capitaneria di Porto; sono stati subito invitati dal Comandante della Capitaneria di Capitano di Fregata (CP) Paolo Bianca a recarsi presso l’ufficio competente a ricevere la denuncia di quanto accaduto al fine di disporre di tutti gli elementi necessari ad aprire una inchiesta amministrativa.
Intanto, la sala operativa della Capitaneria di Porto turritana ha avviato le operazioni di recupero del motopesca, nel frattempo rimasto alla deriva in precarie condizioni di galleggiamento, richiedendo l’intervento del nucleo sommozzatori del distaccamento portuale dei vigili del fuoco di Porto Torres, i quali, prontamente intervenuti, hanno effettuato il ripristino delle condizioni di galleggiabilità dell’unità, liberandola dalle cime che assicuravano l’attrezzatura di pesca, (abbandonata su un fondale di circa 150 metri) e prendendo a rimorchio la barca per il successivo alaggio presso un locale cantiere navale. Tali operazioni, tuttora in corso, saranno portate a termine nella serata odierna.
«Sarà avviata un’inchiesta amministrativa finalizzata a verificare le cause e le eventuali responsabilità del sinistro marittimo”, afferma il Comandante della Capitaneria di Porto. “In particolare, dobbiamo verificare le condizioni di manutenzione dell’unità e cercare di capire i motivi dell’imbarco di acqua del motopesca. Saranno importantissime, ovviamente, le dichiarazioni rese al riguardo dai membri dell’equipaggio». Si escludono, al momento, problematiche di inquinamento, come verificato dal personale intervenuto.
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