S.O.
3 luglio 2017
40 ettari pubblici a Maria Pia Sentenza: pericolo scampato
Sentenza favorevole alla collettività nella causa per evitare l'usucapione sulla porzione più ampia del comprensorio fronte mare di Maria Pia ad Alghero. Piena soddisfazione dell´Amministrazione Comunale
ALGHERO – Si tratta "solo" di primo grado, ma le chiare motivazioni non lasciano grandi spazi di appello. Nuovo importante pronunciamento favorevole al Comune di Alghero nell’annosa vicenda che investe gran parte dei terreni di Maria Pia. Il Tribunale di Sassari, nella causa civile promossa dal Comune di Alghero con il patrocinio dell'avv. Stefania Sanna, con sentenza a firma del giudice Deiana, ha riconosciuto la proprietà pubblica di un’ampia porzione di terreno, la più estesa dell'intero comprensorio.
Si tratta di circa 40 ettari con soprastante fabbricato rurale, distinto in catasto al foglio 50, nei mappali 242 e 240, parte dei quali confinanti con la strada Alghero-Fertilia e il complesso del Palazzo dei Congressi (ed aree di pertinenza). Ordinato agli attuali occupanti il rilascio immediato dei terreni e il pagamento in favore dell'Amministrazione comunale delle spese processuali. Sentenza accolta con piena soddisfazione dall'Amministrazione Comunale algherese che dal primo momento ha lavorato per tentare di risolvere una situazione difficile, determinata anche dal pressapochismo amministrativo.
Il Comune di Alghero ha fornito prova adeguata del titolo dominicale posto a base della domanda diretta al rilascio del terreno in oggetto, titolo sui cui, peraltro, non sono state sollevate contestazioni è scritto in alcuni passaggi della sentenza. Parla di «decisivo passo avanti per vedere definitivamente riconosciuta all'ente la proprietà di terreni dal grande valore ambientale e paesaggistico» l’assessore al Demanio Gavino Tanchis, mentre per il sindaco si tratta di un'ottima notizia per la collettività. «L'odierna decisione del Tribunale premia il grande sforzo dell’Amministrazione nel garantire finalmente la legittima proprietà pubblica di aree dall’enorme potenziale turistico e ambientale» ha rimarcato Mario Bruno.
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