L.L.P.
14 giugno 2007
Caso Rom, Bruno: «Nessuna Regione matrigna»
Le dichiarazioni del consigliere regionale in merito alla difficile e complessa faccenda del campo nomadi
ALGHERO – Continua il faccia a faccia tra Comune ed Ersat sulla questione del campo nomadi. «Nessuna Regione matrigna, abbiamo già affrontato positivamente l’argomento relativo al passaggio dei beni Ersat, - afferma il consigliere regionale di Progetto Sardegna Mario Bruno - tra i quali quello in località Fighera dove sorgerà il campo. L’intero problema è stato valutato all’interno di un’intesa complessiva tra l’Ersat e il comune di Alghero». «Ho voluto promuovere una serie di incontri tra il sindaco Tedde, l’assessore Caria, l’allora commissario dell’Ersat Meloni e il responsabile del patrimonio Aresu, l’ultimo dei quali lo scorso febbraio, per cercare di concludere un iter che va avanti da moltissimi anni. Se ritardi vi sono – aggiunge il consigliere algherese - non posso sottacere che nell’ultima riunione, tenutasi in Comune, l’amministrazione Tedde si è assunta l’impegno di procedere all’accatastamento di alcuni immobili in concessione e di deliberare l’effettivo utilizzo sociale di altrettanti beni di cui è dubbia la destinazione pubblica. A distanza di tempo nulla è stato fatto. Tuttavia non verrà meno il mio impegno, quello del nuovo commissario Giancarlo Rossi, che ho incontrato nelle scorse settimane insieme al dirigente Giuseppe Aresu, al fine di accelerare il trasferimento complessivo dei beni tra i quali l’area dove sorgerà il nuovo campo nomadi. L’emergenza igienico-sanitaria va affrontata subito anche perché la Regione ha erogato da anni il finanziamento per la realizzazione della nuova struttura». «Sono certo che – conclude Bruno - completata la nuova squadra di governo al Comune, si possa arrivare a una definizione complessiva del problema, opportunamente sollecitato dalle forze di minoranza in consiglio comunale e in particolare dal neo consigliere Di Nolfo». Una faccenda complessa che richiederà il contributo di tutti.
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