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Red 24 giugno 2017
100milioni per dighe e porti: c´è Alghero
Proseguono i programmi della Giunta regionale. «Intervento più consistente degli ultimi decenni», ha annunciato il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru
100milioni per dighe e porti: c´è Alghero

CAGLIARI - Dighe più sicure e funzionali, porti più efficienti e adeguati alla crescente domanda turistica. Ieri (venerdì), a Villa Devoto, è stata presentata dal presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, dagli assessori regionali Raffaele Paci ed Edoardo Balzarini e dall'amministratore unico di Enas Giovanni Sistu la programmazione relativa a 100milioni di euro dal Patto per la Sardegna sottoscritto a luglio 2016: 50milioni destinati alle dighe, per un piano di manutenzione straordinaria senza precedenti per strategia e investimenti, ed altrettanti alla rete portuale, intervento atteso da decenni.

«Sono i due più corposi interventi per le dighe e i porti degli ultimi decenni: ci eravamo impegnati a portare a compimento una serie di incompiute e lo abbiamo fatto - ha dichiarato Pigliaru - Viene realizzato così un altro pezzo del Patto con il Governo, con il quale diamo risposte mirate alle diverse esigenze territoriali attraverso un efficace coordinamento tra i diversi strumenti di programmazione, fonti finanziarie e soggetti istituzionali. Questa è anche l’occasione per dare il benvenuto al nuovo componente della nostra Giunta, una scelta che garantisce continuità al lavoro fatto sinora - ha aggiunto il presidente, ringraziando il predecessore Paolo Maninchedda - Tanto altro è stato avviato e spetterà a Balzarini portarlo a concretezza». Impegno subito confermato dal neoassessore, già direttore generale dello stesso Assessorato, che ha dichiarato di voler seguire «obiettivi in linea con quelli della Giunta e del precedente assessore e puntare ad alcune specificità tra cui garantire il trasferimento delle enormi risorse finanziarie che derivano dal Patto per la Sardegna e consentire il loro utilizzo all’interno dell’arco di questa legislatura».

In qualità di assessore ad interim dei Lavori pubblici, è stato Raffaele Paci a portare la delibera all'attenzione della Giunta. «Con gli interventi sulle dighe raggiungiamo due risultati estremamente importanti: la sicurezza a tutela dell’incolumità umana e la maggiore efficienza, soprattutto in condizioni di siccità, grazie alla maggiore capacità di invaso che permetterà di fronteggiare le crisi nelle zone più a rischio», sottolinea Paci. Ed aggiunge, a proposito del finanziamento per porti più moderni, sicuri e funzionali, che «la Giunta, ancora una volta dimostra forte attenzione per una zona in particolare difficoltà come il Sulcis e garantisce interventi su numerosi altri porti che potranno così diventare decisivi nell'economia turistica dei Comuni che li ospitano e di conseguenza dell'intera Sardegna».

Più sicure, più funzionali, più efficienti: per le dighe della Sardegna si apre una fase tutta nuova. Gli interventi programmati sono complessivamente quarantasei e sono suddivisi in tre tipologie: riqualificazione funzionale delle opere di sbarramento per il superamento delle criticità strutturali nei serbatoi con limitazioni di invaso (trentaquattro interventi per un totale di 28,045milioni di euro): in questo modo, realizzati i lavori di messa in sicurezza necessari, verrà notevolmente aumentata la capacità consentita e dunque superati i problemi legati alle restrizioni della quantità d’acqua; messa in sicurezza e dismissione (due interventi da 11,5milioni) delle dighe che, pur essendo in capo alla Regione, non sono direttamente di proprietà di Enas; messa in sicurezza delle dighe del sistema idrico multisettoriale regionale (Simr), ovvero di quelle dighe gestite da Enas che forniscono acqua contemporaneamente per uso potabile, irriguo e industriale: 10,455milioni suddivisi in dieci interventi. Tutti gli interventi saranno attuati attraverso il ricorso ad apposite convenzioni da stipulare con i soggetti attuatori, principalmente Enas.

Un investimento importante destinato a completamento, riqualificazione, ampliamento ed efficientamento dei porti principali della Sardegna dopo una ricognizione completa sull’intero territorio. Dei 50 complessivi, 22milioni finanziano interventi che fanno parte del “Piano Sulcis”: si tratta in particolare di opere di sottoflutto, banchinamenti ed escavo fondali del porto di Sant’Antioco per 12milioni; realizzazione di nuovi attracchi per i traghetti e dragaggio dei fondali del porto di Carloforte per 4milioni ed opere di sottoflutto, banchinamento ed escavo fondali del porto di Calasetta per 6milioni. Del restante importo, 2milioni sono destinati al completamento di interventi già previsti dal mutuo infrastrutture; 10,150milioni di euro ad interventi per i quali sono già disponibili i progetti (Marina di Perd’e Sali, Porto di Stintino, Porto Corallo, Cannigione, La Caletta, Santa Maria Navarrese e Marina di Alghero); 5milioni per il ripristino dei danni alle opere di difesa portuali (Castelsardo, Isola rossa e Porto Corallo) dopo le violente mareggiate causate dagli eccezionali venti di burrasca che hanno colpito il nord dell’Isola, in particolare il 6 e 7 marzo; 10,850milioni al porto di Buggerru per risolvere, fra gli altri, i problemi di insabbiamento.
27/11/2024
I marittimi interessati, in possesso della qualifica richiesta, sono invitati a presentarsi presso l’ufficio di collocamento della gente di mare della Capitaneria di Porto di Porto Torres il 29 novembre



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