La Regione autonoma della Sardegna sposa il progetto del catalano algherese al mercato: al via con marchio unico ed etichette. Per il sindaco Mario Bruno si tratta di un progetto lungimirante, nel solco del sostegno attivo alla valorizzazione dell'identità culturale della città a cui lavora l'Amministrazione. Le parole dell'assessore regionale alla Cultura, oggi ad Alghero
ALGHERO - Espinac, bròcul, xicòria: la frutta e la verdura al mercato di Alghero parlano in catalano di Alghero (algherese). «Associare la lingua ai prodotti della terra è un'idea semplice quanto efficace. Il cibo e la parola sono il minimo comune denominatore di un popolo. La giornata di ieri è rivelatrice dell'attenzione che si sta dando alle lingue presenti in Sardegna in tutti i territori: gli universitari per la prima volta hanno sostenuto un esame in lingua sarda, e ancora (sempre ieri) sono stati pubblicati i bandi della Regione per investimenti in tutta l'Isola a tutela delle minoranze linguistiche: un milione 90mila euro per gli sportelli linguistici, e circa 200mila euro per il catalano di Alghero». A dirlo è l'assessore regionale della Cultura Giuseppe Dessena, presente oggi (venerdì) al mercato di Alghero per l'iniziativa “Fruita i Verdura al Mercat”. L'obiettivo è sensibilizzare e coinvolgere i cittadini, i commercianti ed i consumatori algheresi e non, a farsi promotori della valorizzazione della lingua catalana di Alghero e supportare il rilancio dei prodotti del territorio, con questo progetto di politica linguistica.
Voluto fortemente dalla Regione autonoma della Sardegna-Assessorato della Pubblica istruzione (Servizio Lingua e cultura sarda), grazie all'impegno di Giuliana Portas dell'Ufficio linguistico e dal Comune di Alghero, in collaborazione con la Fondazione Meta e con la Generalitat de Catalunya, il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere tutte le attività commerciali come mercati, supermercati e negozi e creare una rete di scambi attraverso un unico filo conduttore: la lingua catalana di Alghero. In questo modo, si identifica il prodotto locale, si aumenta la qualità del servizio e si fidelizza il cliente. «Questo è solo il primo passo, il punto di partenza - ha proseguito Dessena - di un grande progetto di promozione linguistica. Vale davvero la pena citare il parla come mangi: in questo caso il cibo che ogni giorno portiamo sulla nostra tavola, i prodotti della terra, serviranno a veicolare la diffusione dell’algherese in maniera genuina, passando dal settore dell’agroalimentare sino ad arrivare a una vera e propria educazione e informazione corretta sulla lingua».
Lo Sportello linguistico ha creato un logo identificativo e specifico per il progetto: “MenjAlguerés”. La realizzazione del progetto prevede la produzione di targhette con sostegno per i punti vendita, con il disegno e l’indicazione nominale in algherese della frutta e della verdura, che saranno collocate nei banchi e nelle cassette dei prodotti. I manifesti, con l’indicazione ed il disegno della frutta e della verdura in lingua catalana di Alghero, suddivisa per stagioni: inverno, primavera, estate ed autunno. Ed i manifesti di promozione che saranno affissi in città con il logo di MenjAlguerés ed i partner che hanno aderito al progetto, ovvero i mercati ed i supermercati dove si troverà anche il materiale promozionale. Al progetto, hanno aderito Confartigianato, ConfCommercio, Confederazione italiana agricoltori, il Mercato civico di Via Sassari, il Mercato Civico de la Pedrera, il Mercato Coldiretti–Campagna amica, Conad, Eurospin, Nonna Isa e Sigma. Per il sindaco Mario Bruno si tratta di un progetto lungimirante, nel solco del sostegno attivo alla valorizzazione dell'identità culturale della città a cui lavora l'amministrazione: presto l'apertura della casa delle associazioni a Palazzo Serra.
Nella foto: un momento della presentazione