Red
19 giugno 2017
Ottimi risultati per i Bad Boys Sassari
Buone prove degli alfieri sassaresi nella sesta edizione dei Campionati italiani di Brasilian jiu jitsu disputati al PalaMandela di Firenze e che hanno visto partecipare 1600 tra gli atleti più forti in questa disciplina
SASSARI - Si è svolta al PalaMandela di Firenze la sesta edizione dei Campionati italiani di Brasialian jiu jitsu, che ha visto protagonisti 1600 tra gli atleti più forti in questa disciplina, che raccoglie sempre più consensi, visto la sua spettacolarità e complementarietà con le Mma. È stata questa la molla che ha avvicinato la società sassarese della Bad Boys, guidata dal tecnico Gianmario Mereu, ad intraprendere questo percorso di approfondimento tecnico: ed i risultati non si sono fatti attendere, visto che la formazione che ha rappresentato il team sassarese ha piazzato tre dei quattro atleti presentati sul podio.
La sorpresa è venuta dal settore giovanile, che ha visto il giovanissimo Samuele Arca salire sul gradino più alto del podio prendendo l'oro nella sua categoria. Invece, sfuma la possibilità di arricchire il medagliere di Silvano Pais, che è stato eliminato ai quarti di finale da un ostico avversario. E visto che confrontarsi è divertente, è arrivato l'argento per il capitano e coach della compagine sassarese Gianmario Mereu, che perde la finale di misura, in una lotta all'ultimo secondo con un validissimo avversario.
E' stato invece un bronzo amaro per Andrea Soggiu, che si qualifica alle semifinali finalizzando l'avversario in poco più di un minuto, ma non può disputare la lotta che gli avrebbe permesso l' accesso alla finale a causa del grande ritardo della competizione, che gli avrebbe fatto perdere il traghetto per la Sardegna. La Bad Boys, affiliata alla Roger Grecie accademy con il suo responsabile per l'Italia Alberto Diaz, sta dimostrando di avere le carte in regola per fare bene anche in questo settore e la scommessa fatta da Mereu sul settore giovanile è stata una mossa vincente. Costruire atleti, prendendoli già dall'età di cinque anni, garantisce un migliore apprendimento psicomotorio e questo negli anni può fare la differenza.
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