Mariangela Pala
5 giugno 2017
Folla di devoti per il ritorno dei Martiri Turritani
Una celebrazione di tutta la città, «nel senso che ci richiama tutti, piccoli e grandi, associazioni, gruppi, autorità e clero, in questo bel posto Balai Vicino, luogo del cuore. Insieme come una sola famiglia». Così don Mario Tanca ha celebrato l’eucarestia, un appuntamento che precede il cammino dei tre protomartiri turritani, Gavino, Proto e Gianuario verso il ritorno alla Basilica di San Gavino
PORTO TORRES - Una celebrazione di tutta la città, «nel senso che ci richiama tutti, piccoli e grandi, associazioni, gruppi, autorità e clero, in questo bel posto Balai Vicino, luogo del cuore. Insieme come una sola famiglia». Così don Mario Tanca ha celebrato l’eucarestia, un appuntamento che precede il cammino dei tre protomartiri turritani, Gavino, Proto e Gianuario verso il ritorno alla Basilica di San Gavino. Prima l’appuntamento con la tradizione davanti agli ipogei della chiesetta di Balai Vicino, poi la messa sull’altare posizionato nel parco di Balai.
«Qui si è conclusa la vicenda umana di Gavino, Proto e Gianurio. Insieme alla Basilica e Balai Lontano, luogo del martirio, fanno parte della memoria dei nostri antenati, - ha aggiunto durante l’omelia don Tanca - di coloro che ci hanno preceduto nella fede e che in quelle chiese hanno pregato, hanno ascoltato gli insegnamenti dei sacerdoti che hanno fatto sentire popolo quella gente, una comunità di Turris che ha conquistato una sua identità». Di fronte al mare il ricordo del martirio e della preghiera di San Gavino prima di morire, un testamento tramandato ai popoli. Prima di essere decapitato Gavino si inginocchiò – come è scritto nella Passio – poggiò sui propri occhi quella pezzuola donata dalla moglie di Calpurnio e rivolgendosi a Dio pregò: «Padre, abbi misericordia ed uno sguardo particolare verso gli abitanti di questa terra, fa che siano sempre uniti, nella fede e nell’amore».
Un momento di grande partecipazione culminata con la processione che ha attraversato il lungomare e il centro cittadino prima di arrivare nella chiesa romanica. Ad aprire il corteo i trenta comitati di bandiera, la banda musicale “Amici della Musica” di Sassari e i gruppi in costume tradizionale locali e provenienti dai paesi della Sardegna e dai Comuni uniti dal culto per San Gavino. Al termine della processione, l’associazione culturale Intragnas e altri gruppi folkloristici, sul sagrato della chiesa hanno dato vita al ballo dell’amicizia nella giornata della Pentecoste, in cui si completa la Pasqua.
Una festa proseguita fino a tarda sera nel Parco di San Gavino con le danze e i costumi della Sardegna, tra balli dei gruppi folk e lillustrazione dei costumi tradizionali. Presenti alla manifestazione i gruppi di Mores, Gavoi, Elini, San Nicola di Sassari, le launeddas di San Gavino Monreale e Gusile Thatari. Questa mattina alle 10,30 si svolge il Pontificale in Basilica, presieduto dall'Arcivescovo di Sassari, padre Paolo Atzei, dove si compie anche l’ultimo rituale delle celebrazioni per i Martiri Turritani davanti ai sindaci di Sassari e Porto Torres. Durante la funzione è prevista la cerimonia della riconsegna delle chiavi della Basilica al parroco, poi si formerà il corteo della processione che si snoderà lungo tutto il centro cittadino e si concluderà al porto dove padre Paolo impartirà la benedizione del mare.
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