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S.O. 2 giugno 2017
Il Rally Italia Sardegna è green: emissioni zero
La tappa italiana del mondiale di rally è stata premiata dalla Fia con una certificazione di terzo livello. Il “Progetto zero emissioni” coinvolge anche il Comune di Alghero
Il Rally Italia Sardegna è <i>green</i>: emissioni zero

ALGHERO - La tappa italiana del mondiale di rally è stata premiata dalla Fia con una certificazione di terzo livello. Quella che si corre in Sardegna e che ha base ad Alghero è una delle due prove al mondo, insieme a quella australiana, ad aver ottenuto un riconoscimento del genere. Non un premio, ma la conferma della massima sintonia tra un’isola fortemente legata all’ambiente e alla sua conservazione e una kermesse motoristica che in Sardegna ha trovato casa e si è legata agli stessi principi di sostenibilità ambientale che ispirano le politiche di sviluppo coltivate nel territorio regionale. Ovviamente, l’attribuzione di una classificazione così elevata rappresenta anche un impegno. Per questo l’intera “galassia” Aci, che organizza l’evento, ha messo in piedi una serie di iniziative che si svilupperanno a partire dal mondiale, in programma dal 7 all’11 giugno prossimi, e proseguiranno nei mesi successivi. Le attività sono state pensate e saranno realizzate insieme a Comune di Alghero, Parco naturale regionale di Porto Conte e Forestas.

La vetrina internazionale di Alghero, dove la carovana automobilistica è già arrivata e dove avrà sede il quartier generale dell’organizzazione e il parco assistenza per le macchine e i piloti in gara, ospiterà una serie di vetture elettriche messe a disposizione Nissan Italia, che serviranno per le attività dell’imponente staff logistico e amministrativo arrivato in città appresso al rally. Non solo. Su iniziativa di Aci Energie alternative e del suo presidente Raffaele Pelillo, l’Automobil Club Italia intende utilizzare i grandi eventi “griffati” Aci per promuovere, descrivere e mostrare tutte le nuove tendenze in tema di mobilità sostenibile. Di più. Come annuncia lo stesso Pelillo, «ad Alghero farà il suo esordio mondiale la prima vettura da corsa in formula Racing Start, attraverso cui Aci porta nel mondo delle corse elementi innovativi già nelle sue corde per le vetture di serie». Nell’area hospitality dell’Aci, all’interno del parco assistenza, farà bella mostra di sé una Peugeot 208 e il materiale informativo sulla legislazione nazionale.

«Un decreto ministeriale del 2015 consente di convertire qualunque tipo di mezzo in elettrico – dice il presidente di Aci Energie rinnovabili – questa auto è stata trasformata in elettrico e allestita secondo specifiche da gara. Il “Progetto zero emissioni” coinvolge anche il Comune di Alghero. «Sul lungomare Barcellona dove ci sono i gelsi alternati alle palme, sarà simbolicamente piantato un gelso che non da frutti, così da evitare il problema del deterioramento della passeggiata», racconta l’assessore comunale del Verde pubblico, Raimondo Cacciotto. L’appuntamento fissato per sabato 10 giugno, cui prenderanno parte anche l’assessore regionale Barbara Argiolas e i vertici nazionali di Aci, «ha ispirato la scelta dell’amministrazione Bruno di sistemare altri mori sulla passeggiata Busquets e in piazzetta Girona, tra via Castelsardo e via Lido – conclude Cacciotto – dove prenderanno il posto dei ceppi delle palme».

La patente verde sarà confermata anche attraverso l’introduzione nel villaggio mondiale di «un capillare sistema di raccolta differenziata porta a porta», annuncia l’assessore dell’Ambiente, Raniero Selva. «L’accordo stabilito tra Comune, Aci e Ciclat farà in modo che il servizio sia oculato e attento, per fare sì che il rally lasci la città come l’ha trovata». Stessa identica ragione che ha ispirato un’idea ancora più complessa e duratura, in cui oltre a Comune e Aci sono coinvolti Forestas e Parco naturale di Porto Conte. «Il progetto “Rally Italia Sardegna emissioni zero” è una importante novità, per sottolineare l’importanza dei temi ambientali e per dimostrare che anche un evento motoristico come il rally può essere rispettoso dell’ambiente e diventare occasione e vetrina internazionale per la sensibilizzazione e la divulgazione su temi fondamentali per la salute del nostro pianeta», racconta il direttore del Parco, Mariano Mariani. «Se da un lato la manifestazione automobilistica, con i suoi 50 equipaggi, le prove speciali e i 350 chilometri cronometrati a equipaggio, produrrà una grande quantità di CO2 immessa in atmosfera, dall’altro la stessa quantità potrà essere compensata con la piantumazione di un numero di essenze arboree che nel corso della loro vita riusciranno a catturare una quantità equivalente di CO2», prosegue Mariani. «Organizzatori del rally e istituzioni hanno varato un piano di piantumazioni – conclude – sia in città che nel Parco».



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