PORTO TORRES - «Apprendiamo dall’albo pretorio del Comune che il 31 Maggio verrà presentato al pubblico il progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 31 Mw, tutto questo senza che le commissioni Ambiente o Attività Produttive si riuniscano per le dovute considerazioni su quanto si decide sul nostro territorio». Il consigliere comunale del Partito democratico Massimo Cossu non nasconde le sue preoccupazioni sull’iniziativa unilaterale del colosso Eni interessato esclusivamente a lanciare il fotovoltaico trascurando il progetto della chimica verde.

«Penso che sia chiaro a tutti che nessun impianto deve essere realizzato senza la firma del nuovo protocollo sulla chimica verde – aggiunge Cossu - lo strumento che deve consentire al territorio di ottenere da Eni investimenti sostitutivi a quelli previsti nel precedente documento e mai attuati». Sorprende dunque come da parte dell’amministrazione comunale «restia ad affrontare il tema lavoro», ci sia un assoluto silenzio interpretato più come assenso ma senza confronto diretto. Per il consigliere Dem l’occasione data dalla necessità di riscrivere il protocollo del 2011 deve essere colta fino in fondo e si deve partire da un presupposto fondamentale: «Eni non può dettare regole e imporre volontà in un territorio con il quale ha un altissimo debito, in termini di inquinamento e utilizzo del suolo e di impegni spesso rimasti solo sulla carta. In questi mesi più volte abbiamo richiamato il tema degli investimenti sul fotovoltaico che Eni ha annunciato di voler avviare anche in Sardegna».

Annunci che hanno suscitato nel Pd non poca perplessità. Lo stesso senatore Silvio Lai ha chiesto il motivo per il quale questi progetti venissero ufficializzati dall’amministratore delegato di Eni senza che il nuovo protocollo fosse ancora scritto e firmato. «Non è pensabile che un’iniziativa di questo tipo possa andare avanti senza un confronto chiaro - sottolinea Cossu - su quelli che saranno i benefici per il nostro territorio. Il rischio è sempre lo stesso: si annunciano investimenti per il territorio ma si comincia a realizzare quel che interessa prima di tutto ad Eni, in questo caso gli impianti fotovoltaici». E’ giunta l’ora, secondo il consigliere del Pd di partire da quello che interessa al territorio.

«Capiamo bene anche le preoccupazioni espresse in questi giorni dai sindacati e riteniamo che il loro coinvolgimento anche nella stesura del nuovo protocollo d’intesa possa essere un elemento di forza. Serve un territorio unito - prosegue Cossu - per chiudere positivamente una partita che non possiamo che definire di vitale importanza per il futuro economico del nord Sardegna». Il Partito democratico si dichiara aperto a qualsiasi confronto, «ma riteniamo - precisa il consigliere Dem - che non si possa prescindere da un coinvolgimento dei cittadini e dunque del Consiglio comunale per capire e valutare quali possano essere le ricadute positive sul nostro Comune indipendentemente dalle autorizzazioni regionali». Il consigliere Massimo Cossu attende da parte dell’amministrazione 5 stelle una presa di posizione su questa partita come sulla tematica ed emergenza lavoro.