Red
21 maggio 2017
Sindacati pronti alla mobilitazione
Incontro con il sindaco a Palazzo Ducale. Cgil, Cisl e Uil, a un anno dallo sciopero generale, lamentano la mancata attenzione da parte della Regione. Nicola Sanna: «A disposizione 100 milioni di euro per opere pubbliche»
SASSARI - C'è delusione, tanta, e poi preoccupazione, molta, perché a un anno dallo sciopero generale del 26 maggio 2016, per il territorio del Nord Ovest Sardegna non hanno visto realizzarsi le promesse fatte della Regione. A esprimere questi stati d'animo i vertici dei sindacati provinciali Cgil, Francesca Nurra, Cisl, Gavino Carta, e Uil, Giuseppe Macciocu, che venerdì mattina a Palazzo Ducale hanno incontrato il sindaco di Sassari Nicola Sanna e la giunta. Al centro dell'incontro voluto dal primo cittadino e concordato con le organizzazioni sindacali, i temi caldi che riguardano non solo l'area del Nord Ovest ma l'intero Nord Sardegna: dall'aeroporto di Alghero al porto di Porto Torres, dalla sanità all'industria. Durante la discussione da parte dei sindacati è stato evidenziato il fatto che dal 26 maggio 2016 a oggi non ci sia stata nessuna azione nei riguardi del Nord Ovest. I sindacati hanno annunciato di essere pronti a riprendere una mobilitazione nelle forme che riterranno più opportune.
Per i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil sono da rivedere le strategie di riconverione industriale. In particolare, hanno posto l'accento sul protocollo della Chimica verde ancora disatteso. E se sull'aeroporto del Nord Ovest Sardegna lamentano una mancanza di strategia ed esprimono preoccupazione per i 45 lavoratori della Sogeaal, nel settore Sanità le carenze messe in luce già in questi mesi non rendono rosea la situazione. «L'obiettivo dell'incontro - ha detto il primo cittadino di Sassari - era fare il punto della situazione a un anno dallo sciopero generale che aveva visto in città una grande mobilitazione. Come amministrazione comunale, ci premeva fare un bilancio delle iniziative da noi intraprese e far presente che, attraverso un quadro definito di importanti interventi, e grazie anche all'impegno della Regione e del governo, la città sarà interessata da una serie di opere pubbliche per circa 100 milioni di euro che potranno ridare fiducia al tessuto economico e sociale della città. Riteniamo, infatti - aggiunge Nicola Sanna -, che dal punto di vista degli interventi pubblici possiamo ritenerci soddisfatti».
Il primo cittadino, così, ha ricordato che se da una parte bisognerà tener conto dei tempi degli appalti, dall'altra rappresentano una iniezione di fiducia i recenti finanziamenti per 16 milioni di euro destinati alle periferie, così come gli oltre 30 milioni per il centro intermodale che, secondo le stime e il cronoprogramma degli uffici, potrebbe iniziare nel 2018 appena concluse le bonifiche per le quali sono destinate 3 milioni. A questi si aggiungono i 15 milioni degli interventi territoriali integrati che puntano alla rivalutazione socio economica del quartiere di San Donato, e centro storico basso, con progetti per l'ex mercato civico, la realizzazione di un percorso museale dei Candelieri e l'incentivo all'insediamento di botteghe artigiane. Si aggiungono ancora i fondi che, come amministrazione, sono stati messi in campo per gli impianti sportivi, cioè circa 8 milioni di euro tra fondi Jessica e Credito sportivo. Altri 7 milioni di euro di mutuo saranno impiegati per i lavori straordinari nelle strade cittadine.
Il sindaco Sanna non ha dimenticato di citare gli oltre sei milioni di euro per le scuole comunali, arrivati in città attraverso i progetti Iscol@. Poi ancora 1,8 milioni per le piste ciclabili, 3 milioni di euro per l'acquisto di nuovi appartamenti da destinare ad alloggi popolari. «Accanto all'intervento pubblico - ha chiuso - occorre un sostegno per la ripresa delle attività produttive. Nelle prossime settimane avvieremo un tavolo di concertazione con imprenditori, sindacati e attori sociali del territorio per definire un vero e proprio progetto per area vasta di Sassari».
Nella foto: lo sciopero generale dello scorso anno
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