Red
13 maggio 2017
Metano: l´Isola nella strategia energetica nazionale
Un grande risultato che va verso la risoluzione di uno dei più grossi problemi strutturali della Sardegna: Questo il commento del presidente della Regione Francesco Pigliaru sulla Strategia energetica nazionale (SEN) presentata nei giorni scorsi a Montecitorio
CAGLIARI - «La nostra strategia sul metano, grazie al duro e costante lavoro di questa Giunta sfociato nel Patto per la Sardegna, è stata promossa all’interno dalla ‘Strategia energetica nazionale’. È un grande risultato che va verso la risoluzione di uno dei più grossi problemi strutturali della Sardegna. Certifichiamo un ulteriore passo in avanti in attuazione del Patto stretto con il Governo che ci fa essere ottimisti sulla possibile accelerazione delle nostre potenzialità economiche e produttive».
Questo il commento del presidente della Regione Francesco Pigliaru sulla Strategia energetica nazionale (SEN) presentata nei giorni scorsi a Montecitorio, in audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive, dai ministri Carlo Calenda e Gian Luigi Galletti, in cui il Governo esplicita gli indirizzi e la programmazione di politica energetica facendo diretto riferimento alla Sardegna.
«Essere ricompresi all’interno del SEN è un grande risultato, anche perché a partire da questo documento ragionano strategicamente tutti i grandi player nazionali ed internazionali”, commenta l’assessora all’Industria Maria Grazia Piras. “Il percorso tracciato per portare il metano nell’Isola è ormai una realtà. Ci abbiamo scommesso fin dall’inizio con chiarezza di intenti, determinazione ed entusiasmo. Mi auguro che presto potremo goderne i benefici sia economici che ambientali che si tradurranno in una significativa diminuzione del prezzo dell’energia, ricadute occupazionali e riduzione delle emissioni inquinanti».
Nel documento del Governo, che riprende i propositi del Piano Energetico Regionale in più parti, la metanizzazione Sardegna è prevista in un modello che viene schematizzato in sette depositi costieri di piccola scala, di cui uno già autorizzato, tre in fase di autorizzazione e altri tre annunciati. Si menzionano inoltre i 600 km di dorsale tra depositi e bacini di domanda e lo sviluppo di reti di distribuzione urbane. Sono infine indicate le aziende che hanno già presentato progetti per la realizzazione.
|