Anche l´assessore ai Trasporti della Regione Sardegna, Massimo Deiana, conferma la posizione della Sogeeal, che ieri aveva precisato come il preavviso di licenziamento fosse un passo obbligatorio. Bocche cucite sul low cost. Lunedì tavolo con sindaci, mondo delle imprese e sindacati
ALGHERO - «È un passaggio tecnico, i lavoratori sono stati licenziati dalla società di security interna alla società di gestione dell'aeroporto di Alghero, per essere poi riassorbiti da chi vincerà l'appalto per l'esternalizzazione dei servizi. Non ci sarà neanche un giorno in cui l'aeroporto potrà fare ameno della security, e quindi gli stessi lavoratori che prima lavoravano per conto di Sogeaal, lavoreranno per conto di un'altra società esterna».
Così l'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana, oggi a margine di una conferenza stampa, interviene sulla procedura di licenziamento collettivo per 45 dipendenti avviata dalla Sogeaal, la società di gestione dello scalo algherese [
LEGGI]. Deiana ha ribadito la posizione della Sogeeal, che ieri aveva precisato come il preavviso di licenziamento fosse un passo obbligatorio, ex legge, in vista della prossima assegnazione dell'appalto del servizio di security aeroportuale [
LEGGI].
L'esponente della Giunta si sofferma anche sulla crisi di Alitalia ed eventuali ripercussioni in Sardegna: «Per adesso non ci sono problemi, e speriamo non ce ne siano neanche in futuro. In questo momento la compagnia aerea sta raccogliendo tutte le sue forze e so che i commissari sono all'opera. Noi abbiamo chiesto di confrontarci subito, perchè abbiamo la necessità quantomeno di garantire l'operatività aumentata della stagione estiva. In questi senso abbiamo ricevuto garanzie».
Bocche cucite sul low cost. Nessuna dichiarazione di Deiana invece sulla questione che più di tutte determina incertezza e malumore in mezza Sardegna: il calo vertiginoso dei passeggeri, conseguenza diretta della chiusura di 14 rotte da parte del colosso Ryanair, a cui è seguito lo smantellamento dell'hub ma soprattutto l'assenza di valide alternative al low cost irlandese. Il tutto nonostante in più occasioni assessore e presidente si fossero resi disponibili a varare un idoneo piano d'incentivi al traffico. Promesse andate di volta in volta sconfessate.