Luigi Coppola
1 giugno 2007
Stile Scarpati, un esempio per i giovani
E’in libreria “Il tempo di un’apnea”. L’opera scritta dal campione subacqueo narra un affascinante percorso fra i mari più belli del mondo
STINTINO - E’ ancestrale, come direbbe lo stesso autore, la simbiosi creatasi fra il Mare (la maiuscola nel volume, è più volte accentuata come l’atavico rispetto del “Voi” dato dai figli del Sud ai propri devoti e temuti genitori) e la vita di Massimo Scarpati. Il più forte campione di pesca subacquea che l’Italia possa vantare, vincitore di due titoli mondiali, quattro titoli europei, cinque nazionali oltre una svariata serie di riconoscimenti internazionali, si racconta nel libro, da lui stesso scritto. Il titolo è inequivocabile: “Il tempo di un’apnea”. Duecentotrenta pagine corredate da foto struggenti, alcune d’epoca, altre mozzafiato che compongono un lavoro letterario inedito e unico. Edito da “Arte Tipografica” di Napoli, il volume è stato presentato lo scorso febbraio nella Sala Seminari della Stazione Zoologica Anton Dohrn nella Villa Comunale partenopea, alla presenza di Claudio Ripa e Franco Capodarte. Il collega campione di pesca subacquea ed il giornalista, direttore per tanti anni di Mondo Sommerso, sono alcuni fra i protagonisti più cari del libro che pagina dopo pagina, assume i toni avvincenti di un romanzo. Quando, qualche tempo l’autore fa me ne donò una copia, pensai ad un’opera autobiografica. Una sorta di testamento sportivo di un personaggio con il quale poter condividere solo i natali di un’irripetibile città, Napoli. I diciotto paragrafi del testo narrano una storia che ha inizio con una sosta di lavoro ad Annaba in Algeria, ultima fase lavorativa, dopo un’impareggiabile carriera agonistica, dedita alla pesca del corallo. Dalla solitaria riflessione naturalistica (l’andirivieni di operaie formiche) del maturo pescatore, si avvolge un’ideale pellicola cineamatoriale che torna indietro nel tempo. Sugli scogli di Mergellina, l’arenile partenopeo, patria di lancette e antichi pescatori gelosi del mestiere, lo scugnizzo Massimo muove i primi passi. Coltiva l’innata dote, rubando agli anziani pescatori, misteriosi segreti per fiutare i pesci, scrutare la luna, decifrare e prevedere il moto ondoso. Una vera e propria formazione, cullata fra le onde del golfo che lo “lasceranno” alla prima grande impresa: la traversata solitaria, poco più che ragazzino da Marechiaro ad Ischia con un gozzetto armato a vela e olio di gomito. La “scuola Scarpati” prevede sin dagli albori il procacciamento dei viveri (il pescato), primo sostentamento, e fonte di reddito guadagnato dai primi clienti (i ristoratori del lungomare), cui seguiranno riviste specializzate, sponsor e note aziende specializzate nel comparto della subacquea e della pesca marina. Cui l’autore ha dedicato una vita intera, spesa nei mari ti tutto il mondo, fra sommozzate e gare di pesca avvincenti. Corroborate da una passione ardente, troppo spesso mal ripagata da un mondo agonistico, pur risalente agli anni sessanta e settanta, troppo spesso non preparato alle innovazioni proposte dallo stesso Scarpati. Non aiutato ad un gioco di squadra, troppo distante dalla sua innata cultura sincera quanto caparbia ed ostica, e da un carattere solitario: geneticamente buono quanto silente e riottoso. Una cifra dell’anima, genuina ma invisa alla maggior parte del mondo burocrate e politico delle federazioni nazionali, spesso affollate di persone lontane dallo sport e attaccate solo ad interessi di parte. Puntualmente denunciati dallo scrittore che ha raccolto in termini economici molto meno di quanto abbia speso in professionalità, sacrificio e lontananza dagli affetti. Raccontati anche questi con un’intensità speciale e breve, la cui sintesi coincide sempre con “il tempo di un’apnea”. Allo stesso modo gli incontri ravvicinati con le specie marine più incredibili e temute avvicinati sempre con tecniche temerarie ma mai sprovvedute.La divulgazione di un mondo sconosciuto ai più e reso accattivante anche ai non addetti ai lavori. La visione di un approccio diverso dagli ecologisti scontati dell’ultima ora.
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