Red
26 aprile 2017
Iniziano i passaggi sonori a Cagliari
Focus sulla musica del nostro tempo e sul fascino dei “paesaggi sonori” con la settima edizione del “Festival di Musica Contemporanea di Cagliari” organizzato dall´Associazione Amici della Musica di Cagliari, con la direzione artistica del pianista e compositore Lucio Garau
CAGLIARI - Focus sulla musica del nostro tempo e sul fascino dei “paesaggi sonori” con il Fmc 2017, la settima edizione del “Festival di Musica Contemporanea di Cagliari” organizzato dall'Associazione Amici della Musica di Cagliari, con la direzione artistica del pianista e compositore Lucio Garau: la prima tranche della kermesse di respiro internazionale avrà come teatro l'ex Manifattura Tabacchi e prenderà il via sabato 29 aprile, alle ore 20.30, con il concerto del compositore francese Bernard Fort (che terrà da oggi, mercoledì, fino a domenica 30 un workshop su“Il paesaggio sonoro naturalistico”) per proseguire domenica, alle 20.30, con il concerto di Andreas Mniestris e Theodoros Lotis e, infine, lunedì 1 maggio, alle ore 20.30, con il concerto di Francesco Giomi. Preludio al Fmc 2017, il seminario teorico pratico sulla creazione de “Il paesaggio sonoro naturalistico” a cura del compositore e sound-artist Fort, cofondatore del Groupe Musiques Vivantes di Lione, in programma a Cagliari da oggi a domenica, a cura degli Amici della Musica (nell'ambito del progetto “Il paesaggio sonoro in cui viviamo”, cofinanziato dal programma Erasmus+ dell'Unione Europea), tra riflessioni sull'idea di “paesaggio sonoro” e l'utilizzo di strumentazioni elettroniche per il campionamento e l'elaborazione dei materiali fino alla realizzazione di una “partitura”.
Si inizierà dalle differenti concezioni di “paesaggio sonoro” e le finalità della creazione di un'opera “a tema”, con le specificità dei paesaggi diurni e notturni ed i diversi biotopi, per poi affrontare i vari tipi di ascolto – globale o selettivo, o più squisitamente “musicale”, e soffermarsi sulla cronologia, sullo studio della natura del suono e sulla lettura dei sonogrammi. Sotto un profilo più strettamente “tecnico, lo studio dei supporti – le diverse tipologie di registratori, le modalità di ascolto, la frequenza di campionamento, lo spazio stereofonico, la scelta del mono o mono direzionale, l'orientamento e l'apertura del microfono, i diversi tipi di parabola, gli idrofoni, etc. e dettagli come i comportamenti sul terreno, i sopralluoghi e gli spostamenti. Fondamentale, inoltre, l'inquadramento dell’immagine acustica.
Durante le sessioni di presa del suono in esterni, all’alba, durante il giorno ed in notturna (per le quali i partecipanti potranno utilizzare le proprie attrezzature così come quelle messe a disposizione dal “Groupe Musiques Vivantes de Lyon”) accanto all'identificazione e registrazione delle specie e alla relazione con il biotopo, si approfondirà lo studio elettroacustico (analogico e digitale) e la fase di home studio, con l'ascolto, la scelta e la classificazione delle registrazioni effettuate sul campo, senza dimenticare l'utilizzo dei filtri ed il controllo delle prese del suono con la tecnica M/S, per concludere con la composizione del paesaggio sonoro, attraverso l'organizzazione temporale e dinamica dei diversi frames.
Nella foto: il compositore francese Bernard Fort
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