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Mariangela Pala 21 aprile 2017
Nelle 18 opere di Tinteri la Passio dei Martiri Turritani
I 18 bassorilievi donati dallo scultore Odo Tinteri alla città di Porto Torres segnano un Itinerario di storia e di fede che valorizza alcune aree importanti in cui trovano spazio le opere
Nelle 18 opere di Tinteri la Passio dei Martiri Turritani

PORTO TORRES - Pietre che raccontano la Passio dei Santi Martiri turritani Gavino, Proto e Gianuario. I 18 bassorilievi donati dallo scultore Odo Tinteri alla città di Porto Torres segnano un Itinerario di storia e di fede che valorizza alcune aree importanti in cui trovano spazio le opere. «Da giovane sono partito dalla mia città. Ho realizzato opere esposte a Genova, a Palau, a Praga, a Roma – ha aggiunto l'artista – e ora ho deciso di lasciare a Porto Torres la testimonianza di una vicenda, quella di Gavino, Proto e Gianuario, un'antologia dei sentimenti umani che ho raccontato altrove suscitando interesse. È il primo racconto che ho conosciuto nella mia vita che mi ha commosso e rappresentato con queste opere posizionate in luoghi di grande bellezza. L’idea mi sembrava congeniale per i turisti per mostrare una ricchezza enorme che abbiamo ereditato e che non sappiamo usare».

Collocate in vari punti della città rappresentano la vita e il sacrificio dei Santi Patroni: Lo sbarco a Turris; Proto e Gianuario in Monte Agellu; Re Barbaro incontra Proto e Gianuario; Proto nell'isola di Cornicularia; Gianuario da Re Barbaro; L'arresto di Proto e Gianuario; La tortura dei Martiri; Gavino incontra Proto e Gianuario in carcere; Gavino denuncia la conversione; L'arresto di Gavino; Gavino riceve il fazzoletto; La decapitazione di Gavino; Gavino appare a Calpurnio; Calpurnio e la moglie; Gavino appare a Proto e Gianuario; Proto e Gianuario trascinati a morte; Le spoglie di Proto e Gianuario; Il ritrovamento del corpo di Gavino. Diversi momenti storici dislocati in zone diverse dal giardino della Torre Argonese all'Antiquarium, dell'area del Palazzo di Re Barbaro, fino alla piazza della Chiesa della Consolata, nel Parco San Gavino, alla Renaredda, sul Lungomare, nei pressi del Museo del Porto e delle chiese di Balai vicino e Balai lontano.

Il Progetto è stato realizzato dal Comune di Porto Torres e dalla Parrocchia Santi Martiri Turritani, che hanno accolto la donazione dell'artista e si sono avvalsi della collaborazione di diversi soggetti per valorizzarla. «Oggi arriva a compimento un progetto realizzato in piena condivisione tra l'amministrazione e la Parrocchia Santi Martiri Turritani, concretizzato anche grazie alla collaborazione di enti, privati cittadini, aziende e del nostro Ufficio Tecnico. La preziosa donazione di Odo Tinteri – ha affermato l’assessore alla cultura Alessandra Vetrano – è stata trasformata in un itinerario che può catalizzare l'attenzione dei tanti turisti che ogni anno si spostano nei territori per visitare storici luoghi di culto e opere d'arte ad essi collegate».

Don Mario Tanca ha sottolineato di essere «felice, perché ho incoraggiato quest'opera che descrive un periodo segnante per questa città e per la storia della Chiesa di tutta la nostra isola, dove il culto di Gavino, Proto e Gianuario, uccisi nel 303, si è diffuso in maniera capillare. Odo Tinteri ha tratto ispirazione dalla Passio dei Martiri e da buon bainzino ha saputo caratterizzare questa grande storia di fede con la propria sensibilità». Durante la presentazione del progetto al Palazzo del Marchese la mappa dei bassorilievi è stata illustrata dall'architetto Antonio Carrus mentre Giacomo Rum rappresentante del Consiglio parrocchiale, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato al progetto, ricordando che i bassorilievi sono posati su supporti di acciaio corten, un materiale resistente e utilizzato come supporto per esposizioni artistiche in tutto il mondo.

Presente anche una delegazione del Gruppo folk Intragnas in abito tradizionale di Porto Torres. Alla realizzazione del progetto hanno contribuito le aziende Sertec, Saind, Maddau e Tinteggiando, il professionista Raimondo Mura e la Soprintendenza Abap di Sassari. L'itinerario artistico e religioso sarà inaugurato ufficialmente il 25 aprile, giorno dedicato alle celebrazioni per San Gavino dei Massai a Balai Lontano, alle ore 8.
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