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Red 31 marzo 2017
Ad Oristano, Berlino e Ddr, foto dal passato
Oggi, nella Pinacoteca comunale Carlo Contini, è stata inaugurata la mostra fotografica di Pierluigi Colombini, che raccoglie sessanta scatti sulla città tedesca, sarà visitabile fino a domenica 14 maggio
Ad Oristano, Berlino e Ddr, foto dal passato

ORISTANO – Oggi (venerdì), nella Pinacoteca comunale Carlo Contini, è stata inaugurata la mostra fotografica di Pierluigi Colombini “Il passato presente. Berlino capitale della Dsr”. La mostra, che raccoglie sessanta scatti sulla città tedesca, sarà visitabile fino a domenica 14 maggio.

Nel novembre 1989 cade il muro di Berlino. Sono trascorsi quasi trent’anni da allora, ma è ancora storia recente. A Berlino ci sono ancora tracce di un passato, che forse appartengono ad un’altra epoca, ma che in realtà vivono ancora in luoghi e persone. Ad immortalarle, attraverso un lavoro di ricerca storica è il fotografo Colombini, che in quasi tre anni di lavoro tra il 2014 ed il 2017, ha scandagliato in lungo ed in largo quella che ai tempi della guerra fredda si chiamava Berlino, capitale della Ddr. Molti luoghi che erano importanti per la vita sociale di quel periodo non esistono più, sono stati abbattuti, cancellati dalla storia, altri sono stati convertiti a diversi utilizzi, sono stati creati luoghi istituzionalizzati dedicati al ricordo ed altri nati dall’iniziativa privata di chi, avendo visto cancellata la propria storia, sente il bisogno di mantenerla viva. Proprio nell’insieme di questi cambiamenti si sono creati moltissimi casi e questo progetto cerca di raccontarli. Guardare ciò che è rimasto di quel passato significa anche scoprire ciò che molti tedeschi da tempo fanno finta di non vedere e che invece molti altri rimpiangono con nostalgia.

Un sondaggio realizzato nelle regioni orientali mostra che ben il 69percento dei cittadini dell'est non sentono l'attuale Germania come la propria nazione. La maggioranza dei cittadini dell'ex Ddr (anche i giovani e non solo gli anziani che hanno vissuto all'epoca del socialismo) si sente colonizzata dalla Repubblica Federale. Ed infatti, oggi si parla di “Ostalgie”, di nostalgia della Germania socialista e non è un fenomeno bizzarro o strano, è al contempo memoria di un passato più solidale e desiderio, ovviamente su basi nuove e diverse, di costruire un futuro che abbia lo stesso orizzonte valoriale, in cui gli esseri umani siano più importami del denaro, l'amicizia del possesso di oggetti, il sentirsi fratelli di ogni donna e ogni uomo della terra più forte di ogni egoismo. La si può chiamare Ostalgie, guardando al passato, ma chi la prova non guarda solo indietro, guarda avanti, ha un incredibile ed incontenibile desiderio futuro, di un futuro più giusto ed eguale. Forse, anche se la storia viene scritta da chi le guerre le vince, il capitalismo e l'Occidente non erano, e non sono, il bene assoluto ed il socialismo, in particolar modo quello della Ddr non erano un incubo ed una feroce dittatura come in molti dal 1989 ad oggi ci hanno raccontato.



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